La giovane speleologa Giorgia Parente, originaria di Polla (Salerno) è stata tratta in salvo dopo essere rimasta intrappolata nella grotta del Falco nel comune di Corleto Monforte, nel salernitano. La ragazza 25enne si trovava nella grotta con un gruppo di amici quando è caduta e si è infortunata a una gamba. L’incidente è avvenuto lunedì 14 agosto, quando la speleologa si trovava a circa 130 metri di profondità nella grotta.

Le operazioni di soccorso sono state complesse e hanno richiesto l’intervento di diverse squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti non solo dalla Campania, ma anche da altre Regioni d’Italia. All’interno della grotta del Falco, sui monti degli Alburni, sono anche intervenuti i distruttori del Soccorso Speleologico per allargare i tratti più stretti della grotta da cui era necessario far passare la barella.

Dopo ore di apprensione, le operazioni di recupero si sono concluse per il meglio. La giovane speleologa è stata portata in salvo e trasferita in ospedale dopo le operazioni di recupero.

Questo incidente dimostra l’importanza del lavoro svolto dalle squadre di soccorso alpino e speleologico e la necessità di essere sempre preparati e attenti quando si esplorano luoghi come le grotte. La prontezza e l’efficienza delle squadre di soccorso hanno permesso di salvare la vita della giovane speleologa e di riportarla in salvo.