Nonostante la Corte di Cassazione abbia ribadito che in base al diritto internazionale, che l'Italia riconosce avendolo sottoscritto, il soccorso in mare prestato a dei naufraghi si "concluda" con il loro sbarco in un porto e non con la loro permanenza sulla nave che li ha salvati, continua, da parte di questo governo, il ritardo nell'assegnazione di un PoS alle navi delle ong che abbiano a bordo dei migranti.

Per questo, sono dovuti trascorrere ben 5 giorni perché alle 274 persone tratte in salvo dalla Ocean Viking in tre diverse operazioni di soccorso venisse assegnato un PoS. 

Solo in mattinata, il Viminale ha comunicato alla Ocean Viking il porto di Pozzallo per l'attracco. I migranti, una volta sbarcati, saranno trattenuti in quarantena nell'hotspot locale in seguito all'epidemia di coronavirus. 

Lo stesso vale per il personale della nave che rimarrà isolato a bordo "per tutto il periodo necessario". 

Non è chiaro, però, perché tali misure relative alla quarantena non siano allora applicate a tutti i  viaggiatori provenienti dall'Africa, anche in aereo.