Il museo della Foresta di Stele si trova a Xi'an, nel centro della Cina, nella provincia dello Shaanxi. È collocato in un tempio che risale al VII secolo, che comprende anche padiglioni e giardini. Al suo interno sono conservate delle stele, circa 2000, su cui sono incisi poemi e testi sacri del confucianesimo, oltre a pietre tombali e statue buddiste.
Caratteristica di questo museo è la presenza di numerosi gatti randagi, tanto da finire puntualmente ritratti nelle foto ricordo dei turisti.
A wild cats in Xi‘an Beilin Museum will be expelled because they hurt kids who played with them. pic.twitter.com/s3Kuq7nz36
— ChinaYouth (@YouthChina) July 25, 2016
La scorsa settimana, il bimbo di un visitatore è stato graffiato da una gatta, mentre lui cercava, inavvertitamente, di giocare con i suoi cuccioli. Dopo le proteste dei genitori, il museo ha affisso cartelli per avvertire i visitatori di fare attenzione ai gatti e di evitare di giocarci.
Stray cats face expulsion from Xi'an history museum, netizens up in arms https://t.co/AprgAxN8ES pic.twitter.com/8RJRr7PvoF
— People's Daily,China (@PDChina) July 25, 2016
Successivamente, il personale del museo ha iniziato a catturare i gatti con l'intenzione di liberare il museo dalla loro presenza.
Dopo che il piano è stato scoperto, in rete sono iniziate proteste e petizioni a favore dei gatti, fino a minacciare un boicottaggio al museo di Xi'an se la loro presenza non fosse più stata garantita.
#Kitties at the Xi'an Beilin #museum are saved after online petition! https://t.co/er9M3F4RCZ
— TimeTravelerTours (@HistoryTurnedOn) July 27, 2016
Minacce che devono aver avuto il loro effetto, tanto che il museo ha fatto sapere di aver deciso che i gatti potranno rimanere... e non solo. Infatti, d'ora in poi, saranno vaccinati e curati, tanto da crear loro un ambiente accogliente e confortevole.
E poi dicono che internet non serve!