Altri danni sospetti ed altri ritardi esecutivi si stanno perpetrando nella casa di Giuliano Castorina, sita in via D’Amico 117 nel capoluogo etneo. Dalle parole dello sventurato proprietario emerge una profondissima amarezza, una crescente indignazione ed un senso di sfiducia sempre più ampio. “Quando si dice che ne sanno una più del diavolo. Il secondo accesso, che doveva avvenire il 15 aprile, è slittato ulteriormente. – ha chiosato un abbattuto Castorina – Non è la prima volta che la titolare si rende irreperibile e, malgrado la residenza della Zagloul, di fatto non è neanche oggi presente.

Sul posto sono pervenuti il legale della occupante casa e i miei nuovi avvocati Alessandra Nicosia e Federica Navaria, dello studio Buceti, che combattono come me l’estenuante vicenda e dovranno rinotificare il tutto al Comune in settimana, poiché ella si rende troppo spesso irreperibile. Inverosimilmente i tempi del convalidato sfratto risalente al novembre 2023, emesso dal Tribunale di Catania al b&b “Sweetsuitedreams”, continua ad essere senza regole e immune da qualsiasi reato penale e civile nonché operativo addirittura sulle piattaforme on line e prenotabile in estate, come se nulla fosse ciò, che ha dato vita a manifestazioni di protesta, danneggiamenti e decine di denunce del proprietario dell’immobile e di alcuni vicini, che lamentavano il reato d’abbandono della struttura, lasciata persino incustodita durante le ore notturne con un via vai promiscuo di persone sconosciute.

La capacità ricettiva in alcuni momenti è risultata nientemeno triplicata, come se fosse un porto di mare.

A ciò s’inserisce la percezione nelle adiacenze dell’immobile di odori di cannabis lamentati dai residenti vicini”. Al danno si affianca la beffa subìta da Castorina, poiché destinatario di un avviso d’apertura indagini nei suoi confronti, accusato dalla occupante di avere commesso il furto di una macchinetta erogatrice del caffè, peraltro di sua proprietà. “Sono veramente disgustato ed amareggiato dal comportamento della Zagloul: se non intende pagare la sua parte di finanziamento, lasci tutti gli oggetti dentro e vada via, giacché ne sono garante.

Se intende pagare almeno quello relativo a “Resto al Sud” e non come l’affitto minimo, che non versa, si portasse via la sua roba, lasci ciò, che non le appartiene e vada via definitivamente. Non ne possiamo più! Credo che bisogna spiegargli che un giudice ha intimato di uscire e nessuna strategia potrà proteggerla dal tardivo arrivo delle forze dell’ordine, in cui credo ancora parzialmente. In data 9 Aprile dovevo fare delle analisi mediche al mio bambino e non ho potuto procedere, avendo subìto l’ennesimo danneggiamento a due ruote dell’auto, atto non casuale secondo me, poiché era parcheggiato in via Tripolitania, strada dove abita la madre dell’occupante di casa mia. In un anno sono stati rotti 4 vetri su 3, rigate diverse auto, spaccate circa 12 ruote e compiuti molteplici danni, come la buca delle lettere di casa, la fermatura sostituita e le telecamere oscurate.

Oltre a ciò i lavoratori in nero ivi operanti minacciano e insultano me ed amici, come faceva lei, che in passato nelle nottate che l’accompagnatore a lavoro mi alzava anche le mani; ma l’indomani poi si scusava. Neanche denuncio più tutti questi reati penali, perché si smarrisce la speranza, come fanno parte dei miei parenti o la famiglia della mia ragazza, che non credono più che loro vadano via o nelle forze dell’ordine agiscano senza paura di questa associazione, che definirei di pseudo criminali, finalizzati a fare cassa creando spese altrui fruite e non pagate. Spero dunque che abbiano un minimo di dignità non rompendo nulla e contribuendo alla liberazione dell’immobile senza più ostacoli in data 16 maggio.

Con due amici di famiglia apponevamo l’ennesimo striscione di sollecito e senza insulti sul tetto, essendo saliti su ad appenderlo a maggior ragione. Un amico di famiglia, vedendomi fare acrobazie, si è pure sentito male accusando un malore dal dispiacere per un’ingiusta occupazione, esponendoci a mille sacrifici e trascinandoci sul lastrico. A maggio vi sarà l’udienza riguardante la parte economica e temo che anche i mesi post sfratto da novembre ad ora andranno persi costituendo un’ulteriore beffa ed aggravio di costi vari”.