Zangrillo ora non ha dubbi: il coronavirus, in Italia, è clinicamente morto. Il medico del San Raffaele aveva dichiarato che il virus "clinicamente non esiste più".


La tesi del medico personale di Silvio Berlusconi non è stata però condivisa da tutti i suoi colleghi, anzi...

Questa è la dichiarazione rilasciata alla trasmissione In vivavoce su  Radio 1 dal direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, che si occupa principalmente di malattie infettive:

"Il virus è più vivo che mai e circola fra di noi, altrimenti non ci sarebbero i focolai. Quegli imbecilli che dicono che è clinicamente morto lasciateli nelle altre categorie".

"Sono fiducioso per la risposta che ha dato l’Italia ma sono preoccupato per quello che l’Italia rischia di non fare, perché vedo un pericoloso rilassamento, una campagna per dire non vi preoccupate, non succede niente, mentre i focolai sono la spia che il virus è tra noi e circola. E’ sempre lo stesso e non lo abbiamo eliminato".

"Non è vero che il virus è sparito col sole", ha poi aggiunto Ippolito. "Non è vero che l’abbiamo debellato, con misure che nella pratica non esistono. Non abbiamo un vaccino, non esistono farmaci efficaci, quindi abbiamo un solo modo per controllarlo che è quello di proteggerci e proteggere gli altri. Se non riusciamo a capire questo non riusciremo ad andare avanti in questa epidemia".