Cultura e Spettacolo

Frank Sinatra, quel bravo ragazzo (prima parte)

Francis Albert Sinatra nacque nella cittadina di Hoboken, nel New Jersey, ma considerata in area metropolitana di New York, il 15 dicembre 1915, da genitori italiani.

La mamma, Dolly, era originaria dell’entroterra chiavarese, il papà Marty era siciliano. Rimase figlio unico in quanto Dolly, benché giovanissima, a causa di problemi durante il parto, non poté avere più figli e investì tutte le sue energie per fare di lui il proprio successo personale.

Marty in famiglia non contava granché e rimane una figura in ombra, anche perché era la moglie a portare a casa i maggiori guadagni, procurando aborti clandestini. La circostanza contribuì a spargere sulla famiglia una reputazione ambigua e la diffidenza del parroco, che aveva il suo peso nell’ambiente cattolico in cui vivevano .

Francis, detto Frank, crebbe viziato e dispotico. Veniva deriso per l’esile conformazione fisica. Il fatto di essere italo- americano non lo aiutava, anche se Dolly, bionda e con gli occhi azzurri come il figlio, aveva tentato di spacciarsi per irlandese.

Già nell’adolescenza il ragazzo mostrò la propria tempra di seduttore; sorpreso con una donna sposata, fu denunciato per reati legati all' offesa alla morale.

La carriera iniziò sotto la protezione di foschi personaggi locali che lo avevano notato e con cui la madre intrallazzava. All’inizio  fu proposto il nome d’arte di Frank Satin, ma Dolly lo bocciò, preferendo l’originale. Si inaugurò così, nel mondo dello spettacolo, il genere di nome italo - americano, che fa apparire “picciotto” ogni oriundo italiano d’oltreoceano.   

Fu definito un “crooner” (letteralmente “canticchiatore”), ovvero una imitazione meno riuscita di Bing Crosby, verso cui, dopo un’iniziale collaborazione, Frank maturò un complesso di inferiorità e una rivalità accesa. Le sue doti venivano messe in risalto dall’ accompagnamento dell’orchestra di Tommy Dorsey, allora celeberrima, i cui lavori intrattenevano il pubblico delle radio di tutto il mondo.

 La vita sentimentale comporta l’elenco delle mogli e delle compagne ufficiali.

Prima moglie, l’italo americana Nancy Barbato, quasi coetanea, bruna e riservata, sposata nel 1939. Fu l’ unico matrimonio in chiesa (occorre ricordare il fervente cattolicesimo di Frank). Ebbero tre figli, Nancy Jr, Tina e Frank Jr. Seguì il divorzio, richiesto da lui per poter sposare l’attrice Ava Gardner. Nancy, da ex moglie, fu sempre trattata con tutti gli onori. Dichiarò che non si sarebbe mai sognata di avere altri uomini, poiché aveva già conosciuto il meglio e pare che abbia sperato fino all’ultimo in un ritorno che non avvenne. I figli difesero sempre il padre, che assicurava loro un tenore di vita principesco. Nancy Jr arrivò a dichiarare che, dopo aver visto Ava, aveva compreso la decisione paterna.

Seconda moglie, appunto, dal 1951 al 1953, la diva del momento. Già due volte divorziata, la stupenda Gardner, dopo Frank, non si risposò più.

L’unione si snodò tra liti furibonde, tradimenti e l’ostinazione di lei a non voler mollare la carriera e non avere figli; quest’ultimo rifiuto ferì Frank, specialmente dopo che Ava decise autonomamente di abortire.

Rimase però un grande affetto reciproco e risulta che lui l’abbia sempre aiutata, anche nell’ isolato declino della diva a Londra. Lei lo aveva comunque sostenuto, durante il matrimonio, quando nessuno lo voleva più tra i piedi. A chi le obiettava cosa trovasse in quel tizio smilzo e insignificante al suo fianco, rispondeva con le sue famose battute oscene, che alludevano alle prodezze sessuali del marito. Era eccezionalmente rispettata dalla suocera, che la venerava.

Terza moglie, dal 1965 al 1967 circa, l’eterea hippy di lusso Mia Farrow, allora ventenne. Era figlia di un regista e di un’attrice famosa per aver interpretato la compagna di Tarzan. Naturalmente anche la ragazza voleva recitare. Secondi i soliti maligni, la viziata adolescente era abituata a frequentare “tardoni” del mondo del cinema. Mia parlava di "new age" e fumava spinelli. Frank, va detto, era ferocemente contrario a ogni tipo di droga. La storia presentò risvolti comici, grotteschi e, infine, di cattivo gusto. Gli amici di lui lo sfottevano: Dean Martin affermò che il whisky che si scolavano di solito  insieme era più vecchio di Mia. La madre di Frank, nota per le battute al vetriolo verso le donne del figlio che non le piacevano (prima moglie compresa), era quasi in soggezione davanti a questa ragazzina dalle trecce di capelli rossi, che fumava e non parlava.

Frank stesso sbarellava: invitò la mogliettina ad assistere a un suo show e la presentò al pubblico come “l’ultima ragazzina che aveva trovato da cornificare”, tra l’imbarazzo generale. Il divorzio era prevedibile. Lei si consolò con un viaggio in India. Più tardi avrà i suoi grattacapi col compagno Woody Allen.

Fanatica dell'adozione internazionale e sempre un po' radical/liberal, Mia Farrow, oltre i due figli biologici avuti dal secondo marito André Prévin ( che sarebbe il padre adottivo di Soon-Yi ora sposata con Woody), rimase incinta durante la lunga relazione con Allen; ma, dopo diversi anni, si è consolidata l'opinione che Satchel, nato nel 1988, sia in realtà figlio biologico di Sinatra. Il ragazzo ora si chiama Ronan Farrow. Mia ha forse voluto vendicarsi di Allen o ebbe in effetti un ritorno di fiamma con Frank? Mistero. In tutti i casi, come diremmo noi, un casino.

Quarta e definitiva moglie di Frank fu Barbara Marx, anch’essa pluridivorziata, di una quindicina d’anni più giovane, sposata nel 1976.

Attempata belloccia da copertina, bionda, dedita al tennis e ai passatempi nei circoli hollywoodiani, aveva un carattere dolce e Dolly la insultava in continuazione, senza che Frank ci potesse fare molto. Forse perché in passato aveva fatto l’intrattenitrice ai bar dei casinò, forse perché non era né diva, né attrice né utile in qualche modo al marito, Dolly la considerava una nullità e le dava della puttana.

Poco dopo il matrimonio dei due, Dolly precipitò in aereo e Barbara non ebbe più questo genere di problemi. Ne ebbe altri, pare, come accessi di violenza del marito e un momento in cui rischiò di essere mollata. Poi i due si ritrovarono e la riconciliazione fu sancita dalla conversione di lei al cattolicesimo. Ci voleva il matrimonio in chiesa, ma Frank non poteva, pur desiderandolo. Brigò e ottenne l’annullamento, anche se Nancy non era troppo d’accordo. I figli non sollevarono obiezioni, poiché gli avvocati avevano garantito che si trattava di un matrimonio “di coscienza”, senza effetti sull’eredità. Quando però Frank accennò all’idea di dare il proprio nome all’unico figlio che Barbara aveva avuto da precedenti nozze,  Nancy jr. Tina e Frank Jr. insorsero e non se ne fece nulla. Barbara, comparsa nel 2017, era molto gelosa di Ava Gardner.

In ordine sparso si possono citare, tra le celebri che Sinatra frequentò nei lunghi anni da single:

l’attrice Juliet Prowse, che riuscì quasi a sposarlo;

l’amica e occasionale amante Marylin Monroe. Lei chiamò il suo barboncino “Maf” (mafia), in "onore" di Frank. Lui la trattava senza troppi riguardi, ma per la sua morte si mostrò addolorato;

a quanto si insinua (ma lei nega), Liz Taylor, che fu scaricata incinta e dovette correre ai ripari;

Lauren Bacall, che iniziò a frequentarlo mentre il marito Humphrey Bogart era ancora in vita e già molto malato. Pare che Humphrey, fino a poco tempo prima una simpatico alcolista attaccabrighe e ora devastato dal male, fosse assai contrariato e considerasse Frank uno sbandato che girava da una casa all’altra in cerca di mogli altrui. Il grande attore doveva essersi pentito di aver dato troppa confidenza al cantante. Lo aveva anche introdotto nel suo circolo esclusivo di burloni di lusso, il “Rat Pack”, di cui Frank diventerà leader alla morte di Bogart. Dopo il luttuoso evento, Lauren andò a dire in giro che lei e Frank si sarebbero sposati: lui prese la palla al balzo per levarsela di torno. La Bacall fornisce una versione diversa, ovviamente.

La diva di “Dallas” Victoria Principal, che si mise un po’ in mostra grazie a lui. La storiella le fu ampiamente ricordata mentre interpretava la dolce Pamela Ewing di "Dallas"

Le figlie lo adoravano. Gli davano qualche grattacapo, ma di lieve entità se paragonato a quelli di altri rampolli celebri. Nancy Jr per un po’ fece la cantante e sposò un collega, Tommy Sands. Il ragazzo però si sentiva in soggezione davanti al suocero, che lo mortificava con regali alla figlia che lui non avrebbe potuto permettersi e mollò la moglie dopo qualche anno. In seguito la ragazza provocò le ire paterne posando per Playboy. A parte questo, lei e Tina ripiegarono su una tranquilla e agiata vita familiare, lontano dai riflettori: non avevano certo bisogno di lavorare.

Un po’ più dura fu per il maschio. Non mancava di qualità e voleva emulare il padre, ma non andò più in là di una carriera da night. Ogni tanto metteva incinta una ragazza e avrebbe voluto lavarsene le mani. Frank lo costringeva a prendersi le sue responsabilità, senza negargli aiuto economico. Nel 1963 Frank Jr fu rapito a scopo di riscatto, forse a opera di mafiosi: la vicenda rientrò in fretta, dopo l’intervento della polizia e un dispiegamento di forze da terza guerra mondiale (prontamente deriso dall’amico Dean Martin).

Nel complesso sembra che Frank, come padre, sia stato all’altezza della situazione, oltreché fortunato. Riuscì a trasmettere alla prole alcuni saldi principi e la protesse da eccessive disavventure. 

La  sua carriera è una lunga saga di successi e momenti bui.

Continua...

Autore carmengueyeny
Categoria Cultura e Spettacolo
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