Gaza: 21.507 i palestinesi uccisi dall'IDF, 55.915 quelli feriti
Continua e si intensifica il massacro dei palestinesi a Gaza dove, nelle ultime ore, secondo le cifre riportate dal locale ministero della Sanità, sono stati 21.507 (esclusi i dispersi) i palestinesi uccisi negli attacchi israeliani dal 7 ottobre, mentre 55.915 quelli feriti.
Nelle ultime 24 ore, sono stati 187 i civili uccisi dal nord al sud della Striscia, dove il genocidio proseguirà anche nel prossimo mese, visto che, come riportano fonti stampa israeliane, il governo di Tel Aviv starebbe per approvare l'estensione del provvedimento con cui, per motivi di sicurezza, ha finanziato il trasferimento dei residenti di Sderot, città israeliana nei pressi di Gaza, in alberghi di città lontane dai dal conflitto.
Contemporaneamente, sia in Cisgiordania che a Gerusalemme est, proseguono raid, arresti, danneggiamenti e provocazioni da parte dell'esercito israeliano... senza motivazioni di sorta. Nel venerdì, giorno di preghiera per i musulmani, le forze di difesa sioniste hanno utilizzato contro i fedeli riuniti alla moschea di Al Aqsa lacrimogeni e getti d'acqua dall'odore nauseabondo, per impedir loro l'accesso.
E ad ulteriore riprova della "moralità" dell'esercito israeliano, quelli "immortalati" di seguito sono alcuni dei suoi membri mentre escono da un negozio di Hebron dopo averlo derubato della merce...
E visto che stiamo parlando di ladri, non bisogna neppure dimenticare che, sempre secondo la stampa israeliana, il ministro delle Finanze di Tel Aviv, Bezalel Smotrich, nonostante le pressioni che ha ricevuto e che sta ricevendo da Washington, continuerà a trattenere indebitamente i soldi delle tasse raccolti nei Territori Occupati, che dovrebbe invece trasferire all'Autorità Palestinese. Le entrate fiscali riscosse mensilmente da Israele in Cisgiordania e a Gerusalemme est sono state bloccate da Smotrich a partire dallo scorso 7 ottobre.
Intanto, al confine con il Libano l'IDF ha effettuato un attacco su larga scala contro - a suo dire - obiettivi di Hezbollah all'interno del territorio libanese, mentre la stampa locale ha riferito che un bombardamento di artiglieria ha colpito le vicinanze della città di Rashaya Al-Fakhar, nella parte orientale del Libano meridionale. In precedenza, Helzbollah aveva lanciato due missili contro un sito militare israeliano nei pressi di Shebaa.
La missione nel Mar Rosso degli alleati, anche se è più corretto chiamarli complici, di Israele guidata dagli Stati Uniti a protezione del traffico commerciale da e verso il Canale di Suez , non sembra dare finora i risultati sperati, visto che aumenta il numero delle compagnie di navigazione che hanno annunciato la decisione di non far più transitare le loro navi su quella rotta.