Appena il tempo di iniziare e già si ritorna alla Dad (dicattica a distanza). È accaduto in Alto Adige, dove l'anno scolastico è iniziato il 6 settembre, a clausa di alcuni casi di positività registrati tra alunni e professori.

Lo ha dichiarato il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, durante una conferenza stampa, durante la quale ha chiarito che: 

"Noi siamo i primi ad avere uno screening, anche se solo parzialmente, mentre il programma nazionale deve ancora partire. Lo screening ci aiuterà ad evitare grossi focolai nelle scuole. I primi casi nelle scuole sono stati scoperti perché le persone, in un modo o l'altro, vengono comunque testate. Il ministero alla Salute non ritiene solo utile il nostro screening, ma lo valuta positivo, utile e necessario. Per questo motivo andiamo avanti".

Nella provincia autonoma di Bolzano, infatti, è in corso un programma di screening a tappeto nelle scuole che è finalizzato proprio ad evitare focolai di Covid-19 e a scoprire, ed isolare, eventuali positivi. 

In caso di un singolo caso di positività riscontrato in una classe, finiscono in Dad solo gli studenti che non partecipano allo screening permanente con i test nasali. Inoltre, questi dovranno stare in quarantena 14 giorni, mentre per i ragazzi regolarmente testati l'Azienda sanitaria potrà anche fissare un isolamento più breve.