Sia per Emanuela che per Mirella ci sono 2 fatti anomali che vengono messi in atto proprio dalla ragazze.
Mirella fa sentire chiaramente alla madre che stava parlando al citofono con Alessandro De Luca,  il suo interlocutore, con il quale - da li a poco - si sarebbe incontrata.
Emanuela effettua la famosa chiamata a casa parlando della proposta di lavoro e del famigerato "uomo Avon".

Ma se le 2 ragazze - per ipotesi - avessero "finto" queste farse per prendere tempo con le famiglie e per motivare la loro assenza in orari non comuni?
L'ipotesi ci riporta al raggiro, ovvero un spettacolo teatrale così bene architettato, da indurre le due giovani a mentire pur di raggiungere un obiettivo.

Si sa, a 15 anni di sogni ce ne sono molti e qualcuno potrebbe aver promesso denaro, carriere nel cinema, illusioni  fantastiche, tanto da coinvolgere emotivamente le ragazze al punto che "il loro operato" era - per loro - giustificabile.
Un vero e proprio adescamento, fatto da professionisti e non da gente accampata del giorno prima.

Per questo motivo servivano i "complici", e uso questo termine (forse) in modo improprio, poiché la scena dei due rapimenti  doveva per forza essere seguita da "qualcuno" che avrebbe indirizzato verso i rapitori. Qualcuno che magari non aveva capito fino in fondo il proprio ruolo, oppure, che lo comprendeva bene ma non capiva il giro dove le ragazze sarebbero finite.

Queste persone, sicuramente ancora in vita, sono state parti inconsapevoli delle tristi vicende e il mio appello, più da anziana signora che da giornalista, è quello di farsi avanti.
Se è come penso io darete però finalmente un impulso alle indagini, per dare fine e pace a quanto accadde nel 1983.
I moventi sono quasi individuati e li ho esposti ampiamente in diversi articoli quando parlo del cosiddetto "catalogo".

Ora però bisogna capire chi fossero i committenti (nonché i mandanti) di questo scempio che - a mio avviso - vide coinvolte molte più ragazze di quelle oggi note al pubblico.
Sempre a mia unica convinzione si trattava solo ed esclusivamente di "sesso" e di accontentare i vizi malati di una Roma nascosta, fatta di droga e festini, di sesso e di ragazze, di angeli e demoni provenienti da istituzioni massoniche, clericali e politiche.
Il silenzio lungo 42 anni è un chiaro esempio che si toccano poteri al di sopra delle normali possibilità - anche della magistratura.