I vari sindacati dei medici sono intervenuti prontamente in quanto, in un momento di tale criticità non è possibile iscrivere, anche se fosse atto dovuto, medici che somministrano un vaccino nel registro degli indagati.

Certo la vicenda è spinosa e dolorosa, ma bisogna dare serenità ai medici . Se si vuole che tutti i medici somministrano il vaccino bisogna per forza evitare che tutto , in caso di reazione grave o evento inaspettato, ricada su chi lo abbia inoculato. La paura che serpeggia ovviamente è che, alla fine, i medici somministratori vengano lasciati soli ad avere a che fare con la giustizia senza meritarlo.

"Prima ancora del pronunciamento dell’Ema e dell’Aifa sulla rilevanza scientifica e statistica dell’evento - ha dichiarato il Segretario Nazionale Anaao Assomed Carlo Palermo -  prima ancora del riscontro autoptico e della valutazione dell’eventuale nesso di causalità, la magistratura italiana, anche per la forza delle norme cui obbedisce è intervenuta considerando la responsabilità inerente l’atto medico con lo stesso metro adottato per le lesioni personali derivanti da un pestaggio o da un omicidio.Coloro che esercitano la professione sanitaria sono impegnati in uno sforzo straordinario per superare l’epidemia generata dal diffondersi del Sars-CoV-2.Lo stanno facendo in un contesto emergenziale privo, almeno durante la prima ondata, di linee guida di riferimento in grado di suggerire risposte sicure e tempestive, costretti a lavorare nell’incertezza assoluta, provando a trasformare nel tempo l’esperienza acquisita in regole utili per l’inquadramento clinico dei pazienti e per il loro trattamento.Il numero dei vaccini somministrati e da somministrare, e la possibilità statisticamente crescente di eventi avversi, rende necessario e urgente un intervento legislativo straordinario che calibri il limite della responsabilità medica nell’attuale contesto emergenziale, caratterizzato dalla difficoltà e dalla straordinarietà della realtà in cui i medici tutti, e i sanitari in genere, sono chiamati ad operare per garantire il diritto alla salute dei cittadini .In un contesto come quello che stiamo vivendo, eventuali danni personali da Covid-19 ed eventi avversi attribuiti alla vaccinazione non dovrebbero mai configurare un reato penalmente rilevante per medici e infermieri, salvo dolo e salvo il diritto all’eventuale indennizzo dei danneggiati".