Secondo quanto riportato da Medici Senza Frontiere, domenica sarebbero morte di fame altre cinque persone, un bambino e quattro uomini, nella città siriana di Madaya, alla periferia di Damasco, assediata dal luglio scorso da forze fedeli al regime siriano. Dopo le voci di condanna levatesi in tutto il mondo, a seguito della pubblicazione di immagini che ritraevano bambini e adulti emaciati, il governo siriano ha consentito alla Croce Rossa di organizzare la consegna di cibo, medicine e kit sanitari, che dovrebbero giungere a destinazione nella giornata di oggi, lunedì 11 gennaio. Secondo Medici Senza Frontiere, altre 200 persone sarebbero a rischio, se gli aiuti tardassero ancora. La sorte degli abitanti di Madaya è analoga a quella dei residenti di altre due villagi sciiti, nel nord della Siria, Fua e Kefraya, circondate dai ribelli. E' stato fatto anche un tentativo, che non ha ancora avuto successo, fra emissari del governo da una parte e quelli dei ribelli dall'altra, di organizzare una sorta di scambio delle popolazioni.