“È l'emblema del calcio italiano nel mondo”. [Francesco Totti - Sky Sport]
“Un onore incontrarlo da avversario, un privilegio averlo come compagno di squadra”. [Paolo Maldini - Profilo Facebook]


“Ci sono alcune cose per cui ringrazio il calcio, una è sicuramente di aver giocato con uomini come lui. La semplicità, l’esempio e l’umiltà di Baggio erano uniche. La sua grandezza era proprio questa“. [Javier Zanetti - GDS]


“Sono cresciuto con il mito di Baggio, e potergli 'portare la borsa' era un sogno che si realizzava. Ho imparato da lui, ho giocato con lui, ho vinto con lui. Aver ereditato la sua 10 alla Juve è stato un onore”. [Alessandro Del Piero - Facebook]


“Baggio è uno dei calciatori più incredibili che abbia mai visto giocare. Si era operato due volte al crociato, quasi zoppicava, ma si trovava sempre dove immaginavo dovesse essere. Era talmente incredibile già così, che non voglio immaginarmi cosa sarebbe stato al 100% e circondato da una squadra di qualità”. [Pep Guardiola - Universo Valdano]


“Che cosa ha rappresentato nella mia carriera? Mi ha reso bello il finale. Vivere il tramonto della mia professione con lui è stato magnifico. È stato difficile gestirlo? Gestire Robi è stata una passeggiata. Era silenzioso, educato, umile. Non ha mai fatto pesare la sua grandezza. Baggio è stato uno dei più grandi di sempre. Ma è stato più grande come uomo. Sì, lo posso dire: l’uomo supera il giocatore”. [Carlo Mazzone - GDS]


La sua è una di quelle storie incredibili, fatta di felicità e dolore, romanticismo e litigi, entusiasmo e malinconia. L’idolo del popolo, amato da tutti incondizionatamente.
Perché lui, in campo, è stato molto più che un calciatore.
È stato pura passione per il calcio, è stato il mago a cui credere, la speranza a cui aggrapparsi… “L’impossibile che diventa possibile”.
È stato Roberto Baggio: un‘icona, un mito, un signore del calcio.