Giuseppe Lasata e Antonio Martino, entrambi di 45 anni, sono morti mentre cercavano di mettere in salvo una famiglia la cui abitazione era stata lambita dalle fiamme.
Unanime il cordoglio perla morte dei due vigili del fuoco di Matera, Nicola Lasalata e Giuseppe Martino, mentre erano impegnati a spegnere un incendio a Nova Siri e stavano cercando di soccorrere una famiglia la cui abitazione era stata lambita dal fuoco. Avevano entrambi 45 anni.
“Esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei due vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio nel territorio Nova Siri. Attendiamo che sia fatta chiarezza in via ufficiale sulle dinamiche dell’accaduto. Ma intanto esprimo vicinanza alle famiglie che hanno subito queste gravi perdite”. Così, in una nota, Pasquale Pepe, assessore all’Infrastrutture, Reti Idriche, Trasporti e Protezione Civile della Regione Basilicata.
“A Nova Siri due vigili del fuoco hanno perso la vita mentre spegnevano un grosso incendio. Siamo vicini alle loro famiglie. Sono giorni difficili in Basilicata per i roghi, il caldo e la siccità. Onore a chi ogni giorno rischia la vita e si prende cura dei nostri territori”. Così su X il deputato dem Enzo Amendola.
“La morte dei due Vigili del fuoco avvenuta oggi a Nova Siri mentre stavano tentando di salvare delle vite, è una tragedia che addolora l’intera comunità lucana. Siamo vicini alle loro famiglie e rendiamo onore a chi, ogni giorno, mette a repentaglio la propria vita a servizio degli altri”. Lo dichiara il Segretario del PD Basilicata, Giovanni Lettieri.
Fp Cgil di Matera: “nell’attesa di capire le dinamiche dell’accaduto, ci stringiamo ai familiari delle vittime e all’intero corpo dei vigili del fuoco che con impegno e dedizione ogni giorno, con coraggio, si spendono a tutela della vita altrui e del territorio, mettendo spesso a repentaglio la propria di vita, come accaduto nei tragici fatti di Nova Siri”.
L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera, esprime il più profondo cordoglio per il lutto che ha colpito le loro famiglie e l’intera categoria. “Consideriamo i Vigili del Fuoco” – dichiara il presidente dell’Ordine, Giuseppe Sicolo – “una comunità molto vicina agli ingegneri, grazie alla stretta collaborazione che quotidianamente è rivolta alla sicurezza delle persone e delle cose. A maggior ragione, la scomparsa di due vigili nell’esercizio del loro lavoro è motivo di grande turbamento; in questo momento di dolore siamo vicini a tutto il personale di questa fondamentale componente della nostra società”.
«Una tragedia inaspettata che sconvolge l’intera famiglia dei vigili del fuoco. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza che in queste drammatiche circostanze prova ogni vigile del fuoco. Esprimiamo il nostro cordoglio e sentimenti di vicinanza alle famiglie dei nostri colleghi caduti nell’attività di soccorso». È quanto dichiara il segretario generale della Fns Cisl nazionale Massimo Vespia.
“Eroi nazionali che meritano attenzione e rispetto. Chiediamo, quindi, al Governo di porre in essere un piano straordinario che consenta di affrontare il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro nel modo più tempestivo possibile”. Così il Segretario Generale dell’Ugl, Paolo Capone congiuntamente al Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.
"La (in)sicurezza che uccide
Non sono state le fiamme e il fumo ad aver ucciso Giuseppe Lasata e Antonio Martino, ma la persona (ignota).Tante, troppe volte, sottovalutiamo il fatto che un nostro gesto, volontario o involontario che sia, può essere causa di gravi danni a carico di altre persone.
Accade quotidianamente sul lavoro, con l’onta degli oltre 600000 infortuni e 1000 morti sul lavoro in Italia, ma la sicurezza è una mentalità che impatta ben oltre le mura aziendali e di un cantiere. Un incendio di così vaste proporzioni, come quello di Nova Siri (Matera), è generato dall’essere umano. Che sia stato per imperizia o per dolo lo valuteranno gli organi competenti, fatto sta che per riparare ai danni di qualcuno due Vigili del Fuoco, Giuseppe Lasalata e Antonio Martino, hanno perso la vita. Lo hanno fatto in nome della sicurezza di una famiglia, la cui casa era minacciata da fumo e fiamme, generando un dolore collettivo che pesa sulla coscienza di questo Paese che ancora non riesce a dare alla sicurezza il giusto spazio nella propria cultura.
Senso civico e sicurezza devono entrare nei programmi scolastici perché si possa creare la giusta mentalità nelle persone, quantomeno negli adulti che verranno”. Dichiara Stefano Pancari, Ceo di Rock 'n'Safe,