Dov'è finito l'accordo di Malta del 2019 per il trasferimento delle persone soccorse in mare?
Questo è ciò che si chiede l'equipaggio della Ocean Viking ricordando all'Europa che da quasi 10 giorni, ormai, sulla nave sono ospitate 180 persone tratte in salvo nel Mediterraneo.
Dall'inizio di giugno - scrive in un comunicato la ong SOS Mediterranee che insieme a MSF gestisce le missioni della nave di soccorso norvegese - abbiamo ascoltato dichiarazioni che annunciano il riavvio dell'accordo di Malta a partire dall'estate. Dalle comunicazioni che l'Ocean Viking ha con le autorità marittime, non vi è attualmente alcun segno di tale riavvio.
Questa mancanza di solidarietà e di ripartizione degli oneri tra Stati europei Uniti si ripercuotono sui 180 sopravvissuti che hanno rischiato la loro vita per fuggire da violenze e abusi di un Paese, la Libia, devastato dalla guerra in Libia: tensioni a bordo della nave sono in aumento, con diversi sopravvissuti che minacciano di lanciarsi in mare.
La Ocean Viking, dopo essere rimasta nel porto di Marsiglia per tre mesi a causa della pandemia, è tornata in mare il 22 giugno. La prima operazione di soccorso è stata effettuata il 25 giugno nelle vicinanze di Lampedusa, l'ultima il 30 giugno in coordinamento con le autorità maltesi.
The situation onboard #OceanViking is deteriorating quickly.
— SOS MEDITERRANEE (@SOSMedIntl) July 2, 2020
2 survivors jumped overboard earlier today. They were recovered by our teams and are now safe onboard. 1 more person attempted to jump.
This is what long delays of disembarkations do to extremely vulnerable survivors. https://t.co/tqW1WYxEHq pic.twitter.com/hky3D9xsuc