"L’esito delle elezioni olandesi indica un forte spostamento dei consensi a destra, area a cui appartengono tre dei quattro partiti più votati, e una severa bocciatura dell’alleanza verdì-laburisti guidata da Frans Timmermans. Cioè dalla figura politica che negli ultimi anni ha appestato l’Europa con il suo fanatismo ambientalista. Respinto anche in patria, mi auguro che ora gli olandesi non vogliano rispedirci l’ex vicepresidente della Commissione UE a Bruxelles. Anche dall’Olanda arriva un chiaro segnale: l’Europa sta finalmente andando da un’altra parte rispetto al superstato verso cui tendono, invece, le politiche impostate dalle sinistre in questi anni a Bruxelles. Le singole nazioni e i loro cittadini vogliono essere considerati e il voto degli olandesi ci dice che le caratteristiche e le esigenze delle nazioni devono poter contare, se si vuole costruire una Europa migliore e più forte. Tutto il contrario di quanto avvenuto fino ad oggi nella EU, in cui hanno prevalso politiche senza visione, come nel caso del green deal. Un ambientalismo ideologico che porta proprio la firma di Timmermans, e che sta ora costringendo le istituzioni UE a una frenetica rincorsa per mitigare gli effetti di provvedimenti privi di concretezza e devastanti per gli equilibri economici e sociali della UE. La correzione in corsa della normativa sugli imballaggi è solo l’ultimo degli esempi, il resto lo faremo tra pochi mesi, nella prossima legislatura in cui si spera che l’asse politico della UE sia spostato verso destra rispetto all’attuale assetto".
Questo il commosso commento del co-presidente del gruppo ECR al Parlamento UE, il (post) fascista Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia, a fronte del risultato delle elezioni olandesi, favorito dalla coldiretti locale i cui associati non vogliono sentir parlare di regole anti inquinamento.
Ma Procaccini si è ben guardato dal ricordarlo, come non aveva ricordato la non vittoria dei fascisti polacchi. Avrà avuto un vuoto di memoria.
Ma non solo FdI si dice soddisfatta della vittoria di un nazifascista come Geert Wilders. Infatti, ad esultare più di tutti è il suo alleato italiano, Matteo Salvini che su Facebook - e dove, altrimenti? - ha dichiarato:
"Congratulazioni all’amico Geert Wilders, leader del PVV e storico alleato della Lega, per questa straordinaria vittoria elettorale".
È lo stesso Wilders, storico alleato della Lega, che nel 2020 si faceva ritrarre con un cartello con su scritto:
"Non un soldo all’Italia".
Ma per uno come Salvini, abituato a sostenere nel giro di qualche giorno tutto e il suo esatto contrario... questa è una bazzecola, tanto chi lo vota non è certo in grado di badare a queste "sottigliezze". La stessa considerazione vale anche per gli iper-sovranisti di Fratelli d'Italia.
Al momento, però, va sottolineata la coerenza del ministro dei Trasporti nel voler limitare il diritto di sciopero... un "must" per un (post) fascista, seppur sgangherato, come Salvini.
Anche oggi, così come aveva fatto una decina di giorni fa, se ne è uscito dichiarando che alcuni sindacati di base avevano convocato un'intera giornata di sciopero nazionale del trasporto pubblico locale per lunedì prossimo e pertanto...
"Questa mattina, come Mit, abbiamo mandato l’invito a desistere. Sì al diritto allo sciopero, ma non possiamo permettere 24 ore di blocco del trasporto pubblico, sarebbe il caos. Se verrà applicato il buonsenso non sarà necessario intervenire, altrimenti farò tutto quello che la legge mi permette di fare".
E chi lo spiega a questo diversamente genio, diventato ministro non si sa bene in base a quale competenza, che gli scioperi, da sempre, sono un'arma di ricatto per far valere le ragioni dei lavoratori che ritengono che i loro diritti non siano adeguatamente riconosciuti?
Già adesso, per come sono organizzati, gli scioperi sono solo simbolici... e ora Salvini, non contento, li vuole rendere del tutto inutili... in base al fatto che , per raccattar voti, ritiene conveniente essere un fascista tutto d'un pezzo, più della Meloni che, invece, è stata allevata veramente a Colle Oppio.
Lo sciopero, organizzato da Usb lavoro privato, Orsa, Sgb, Cobas, Adl, Sgb e Cub trasporti per lunedì 27 novembre, riguarda i lavoratori autoferrotranvieri.
I sindacati di base hanno risposto così alla minaccia di precettazione del (presunto) ministro dei Trasporti: "Lo manterremo"!
L'attuale governo, dopo aver licenziato aumenti di pena à gogo, nuove leggi per inventarsi qualsiasi tipo di divieto (anche preventivo come dimostra l'assurda vicenda sulla carne coltivata), adesso vuole limitare (ulteriormente) il diritto di sciopero. Considerando che ha in mano la quasi totalità dell'informazione... c'è qualcuno che si può stupire se venga definito "fascista"?