Venerdì 29 novembre: Sciopero Generale di 8 ore
Venerdì 29 novembre si terrà lo sciopero generale di 8 ore proclamato un mese fa dai segretari generali di CGIL e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. 46 le piazze in cui avranno luogo le manifestazioni territoriali. Maurizio Landini terrà il comizio conclusivo alla manifestazione di Bologna, mentre Pierpaolo Bombardieri farà altrettanto a Napoli.
La mobilitazione è stata indetta per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata del tutto inadeguata a risolvere i problemi del paese, e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
Queste le "accuse" dei sindacati al Governo:
- perdita del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati causata da un'inflazione da profitti;
- crescita della precarietà e del lavoro nero e sommerso;
- tagli ai servizi pubblici, a partire da Sanità, Istruzione, Trasporto pubblico, Enti locali;
- rinnovi contrattuali per il pubblico impiego che coprono appena 1/3 dell'inflazione;
- taglio del cuneo fiscale (con perdite per molti) pagato dagli stessi lavoratori con il maggior gettito Irpef;
- politiche fiscali che riducono la progressività e che, attraverso condoni e concordati, favoriscono gli evasori;
- nessun intervento sugli extraprofitti;
- peggioramento della Legge Monti/Fornero che si applicherà al 99,9% dei lavoratori;
- insufficiente rivalutazione delle pensioni, con la beffa di un aumento di soli 3 euro al mese per le minime;
- assenza di una politica industriale e tagli agli investimenti;
- ritardi nell'attuazione del PNRR e nessuna strategia per il Mezzogiorno;
- attacco alla libertà di manifestare il dissenso con il Disegno di Legge Sicurezza.
Le soluzioni proposte da Cgil e Uil? Queste:
- PRENDERE I SOLDI DOVE SONO: extraprofitti, profitti, rendite, grandi ricchezze, evasione fiscale e contributiva;
- UN FINANZIAMENTO STRAORDINARIO per sanità pubblica, servizi sociali, non autosufficienza, Istruzione e ricerca;
- RINNOVO DEI CCNL PUBBLICI E PRIVATI per aumentare il potere d'acquisto, con detassazione degli aumenti;
- PIENA RIVALUTAZIONE DELLE PENSIONI, rafforzare ed estendere la quattordicesima;
- RIFORMA DELLE PENSIONI che superi la Legge Monti/Fornero;
- POLITICA INDUSTRIALE PER I SETTORI MANIFATTURIERI E PER I SERVIZI con investimenti per difendere l'occupazione - anche con il blocco dei licenziamenti – creare nuovo lavoro e costruire un modello di sviluppo sostenibile;
- TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA E CONTRASTO ALLA PRECARIETÀ cambiando la legislazione sul lavoro;
- RITIRO DEL DISEGNO DI LEGGE SICUREZZA e rispetto delle libertà costituzionali.
Dalle opposizioni al governo, la voce di Elisabetta Piccolotti, AVS, a supporto dello sciopero di domani:
"Sciopero Generale! Domani sarò in piazza a Terni al fianco degli operai delle acciaierie sprofondate in una crisi che non vede luci alla fine del tunnel e che il Governo Meloni sembra ignorare.Ma sarò in piazza anche con tutte e tutti coloro stanno perdendo il loro posto di lavoro perché le aziende chiudono o delocalizzano, con i precari della scuola e della ricerca, con gli insegnanti e gli infermieri che hanno stipendi troppo bassi.Sarò in piazza con chi un contratto non l’ha mai visto e con chi è costretto a dimissioni in bianco, a straordinari non pagati, a part-time involontari e a stage infiniti.Sarò in piazza con tutte le donne che hanno stipendi più bassi e promozioni più difficili, con tutte quelle che non vengono assunte se vogliono un figlio e con tutte quelle che per lo stesso motivo sono state licenziate o demansionate.Sarò in piazza con tutte e tutti coloro lavorano per meno di 10 euro lordi l’ora.Sarò in piazza per difendere la dignità del lavoro di tutte e tutti insieme a Cgil e Uil.Sarò in piazza anche perché questa finanziaria ingiusta stanzia più di 3 miliardi per le armi e non trova i fondi per garantire il diritto alle cure in sanità.29 novembre è il tempo della solidarietà tra lavoratori. È il tempo dell’avvio di una rivolta sociale fatta di giuste rivendicazioni. Ci vediamo in piazza".