Chi ha raggiunto una “certa età” e ha tratto qualche insegnamento dalle sue esperienze di vita si accorge come le situazioni non hanno una sola facciata e quella che ci appare talvolta è falsa e fuorviante: è il gioco degli specchi che abbiamo affrontato per divenire più presenti a noi stessi.
Le esperienze vissute hanno avuto la funzione di farci prendere coscienza della nostra individualità; confrontarci con il mondo è la nostra missione di vita; vivere autenticamente significa, da un lato, affrontare le illusioni, le paure, i demoni, dall’altro lato valorizzare il coraggio, il desiderio di bene e di libertà che ci portiamo come dote naturale. L’obiettivo principale dell’umanità è la conquista della piena libertà.
Potenzialmente tutti possiamo essere angeli e demoni dipende dalle nostre scelte. La potenziale presenza del male in noi non ci condanna ad esserne schiavi ma a prenderne coscienza e scegliere di conseguenza. È una verità inconfutabile affermare che non tutti sceglieranno il bene, la verità e l’amore, di conseguenza ognuno vivrà nella dimensione spirituale che avrà scelto.
Il mondo con le sue leggi e regole ingiuste combatte strenuamente coloro che ricercano la piena coscienza infatti l’individualità è l’antagonista della menzogna, della violenza e dell’ingiustizia.
I modelli comportamentali prefabbricati ed imposti dal potere economico/politico attraverso i numerosi canali di comunicazione a sua disposizione sono finalizzati a combattere gli spiriti liberi e il libero pensare diffondendo una visione deviata del quotidiano. La tecnologia con la sua costante “violazione di domicilio” ha contaminato le giovani generazioni trasmettendo loro modelli vincenti e di successo puramente illusori con l’obiettivo di alienarli dalla realtà. Droga ed alcool costituiscono la cura per sedare la frustrazione provocata da questa usciata dall’orbita naturale della realtà quotidiana.
Il potere impone, purtroppo con successo, costantemente l’atavica consuetudine di imbracare gli esseri umani cancellando l’unicità e l’originalità dei singoli.
Lo stile di vita imposto dal potere economico è volutamente frenetico per non lasciare tempo a chi ne è vittima di pensare.
Solo a chi la vita gli ha imposto il silenzio e l’isolamento sa quanto è doloroso fermarsi, sembra che si è inutili invece è il momento della riflessione e di chiudere i conti con il passato per aprire un nuovo e più edificante capitolo della nostra esistenza.
Vi è un silenzio distruttivo, fatto di abbandono e di mancanza di attenzione per l’essere umano soprattutto quando è in difficoltà; ma vi è un silenzio che serve a zittire lo stridio di tante voci moleste che seminano discordie e paure affinché possa arrivare alla coscienza individuale la sua voce piena di riflessione e saggezza.
La mia esperienza personale mi ha fatto capire la spiritualità di Nelson Mandela che è stata forgiata da più di trent’anni di prigionia dove l’isolamento era finalizzato all’annientamento della sua personalità e della sua spiritualità: questi strumenti di tortura disumani lo hanno reso un uomo libero che ha realizzato un modello evoluto di Stato basato sulla tolleranza e il rispetto per la dignità umana.
È nel quotidiano che siamo chiamati ad agire, il segreto si nasconde nelle piccole cose fatte con disinteresse personale e spirito di solidarietà. Bisogna distogliere l’attenzione dal canto delle sirene che ci assilla da tutte le parti, si deve smettere di dare ascolto ai seminatori di odio e di menzogne.
È nel silenzio e in un isolamento, il più delle volte non voluto, che gradualmente avvertiamo la presenza dell’IO SONO che ci sostiene e ci assiste nelle nostre intime battaglie che costituiscono il faticoso percorso irto di pericoli e tentazioni per raggiungere la piena libertà di scelta e la conseguente assunzione di responsabilità.