Giovedì, a fine giornata lo spread tra BTP e Bund è salito a quota 261 punti, mentre Piazza Affari ha chiuso a 14.894 punti, registrando un crollo del -16,92% rispetto a mercoledì. In pochi giorni, l'indice italiano della Borsa è ritornato vicino ai livelli del 2012.

Un tracollo, quello odierno, che ha riguardato prima le borse asiatiche successivamente tutte le altre borse europee i cui titoli si sono deprezzati quasi sugli stessi livelli del FTSE Mib. Anche il Dow Jones fa segnare un ribasso intorno all'8%

In questo scenario da incubo è intervenuta la BCE con la Lagarde che ha allargato il programma di acquisto dei titoli del debito dei Paesi della zona euro (Quantitative easing) a 120 miliardi di euro fino a fine anno, per sostenere "condizioni di finanziamento favorevoli per l'economia reale in tempi di sempre maggior incertezza".

Invece, il tasso di interesse praticato alle banche rimarrà invariato, anche se la Bce ha annunciato che immetterà liquidità nel sistema per aiutare le imprese e garantire finanziamenti agevolati alle banche.

Questo il commento di Christine Lagarde sull'attuale situazione economica a causa del coronavirus: 

«Dalla nostra ultima riunione del Consiglio direttivo alla fine di gennaio, la diffusione del coronavirus è stata un grave shock per le prospettive di crescita delle economie globali e dell'area dell'euro e ha aumentato la volatilità del mercato. Anche se in definitiva temporaneo, avrà un impatto significativo sull'attività economica.Il coronavirus rallenterà la produzione a causa dell'interruzione delle catene di approvvigionamento e ridurrà la domanda interna ed estera, soprattutto attraverso l'impatto negativo delle necessarie misure di contenimento. Inoltre, l'accresciuta incertezza influisce negativamente sui piani di spesa e sul loro finanziamento.Accogliamo con favore l'impegno dei governi dell'area dell'euro e delle istituzioni europee ad agire ora, con fermezza e insieme in risposta alle ripercussioni dell'ulteriore diffusione del coronavirus.I governi e tutte le altre istituzioni politiche sono chiamati ad adottare azioni tempestive e mirate per affrontare la sfida della salute pubblica per contenere la diffusione del coronavirus e mitigarne l'impatto economico.È necessaria una risposta di politica fiscale ambiziosa e coordinata per sostenere le imprese e i lavoratori a rischio. Il Consiglio direttivo sostiene fermamente l'impegno dei governi dell'area dell'euro e delle istituzioni europee a un'azione politica congiunta e coordinata in risposta alle ripercussioni della diffusione del coronavirus».

Prima di poter precisare le proprie dichiarazioni rispondendo alle domande dei giornalisti, durante il suo discorso la Lagarde aveva detto che «non siamo qui per "chiudere gli spread". Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». 

L'espressione utilizzata, una vera e propria gaffe, è stata interpretata con la volontà di tenere sotto controllo il rendimento dei titoli di Stato per i Paesi come l'Italia con un alto debito pubblico. In pratica, l'esatto contrario del faremo «qualunque cosa serva» che all'epoca pronunciò Mario Draghi. Prima che la Lagarde potesse spiegare che le sue parole erano state fraintese, il rendimento sui titoli di Stato decennali italiani è salito di botto dall'1,22% all'1,88%.


Le ricadute del coronavirus sui mercati finanziari sono sotto gli occhi di tutti. Ma l'attuale pandemia colpirà anche l'economia reale ed inizierà dalle imprese più piccole, meno finanziate anche dalle banche, che in Italia sono in maggioranza. Si prospettano tempi molto bui che potrebbero avere gravi ripercussioni anche sulla tenuta sociale e politica del Paese. Come in guerra...