"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

Citando l'articolo 3 della Costituzione, Pietro Grasso ha terminato il proprio intervento - che ha concluso la "grande assemblea popolare" con cui la sinistra ha annunciato il proprio progetto per le prossime elezioni politiche - invitando i presenti a battersi «perché tutti, nessuno escluso, siano Liberi e Uguali, Liberi e Uguali, Liberi e Uguali.»

Liberi e Uguali Pietro Grasso lo ha ripetuto tre volte, persino commuovendosi, sommerso dagli applausi delle 4mila persone che riempivano, a Roma, la sala di Atlantico Live e delle altre migliaia che erano rimaste all'esterno, perché queste parole rimanessero bene impresse.

Perché Liberi e Uguali è il nome del nuovo soggetto politico che riunisce partiti e movimenti della sinistra - Articolo Uno, Sinistra Italiana, Possibile - nel nuovo soggetto politico che si presenterà alle urne nelle prossime elezioni.

E poco importa ciò che abbiano detto D'Alema, Bersani, Speranza, Fratoianni e gli altri che si sono alternati sul palco, sebbene non siano stati solo politici, ma anche rappresentanti della cosiddetta società civile. Quel che tutti ricorderanno è l'ultimo intervento, quello di Pietro Grasso, che ha sciolto la propria riserva e si è schierato apertamente a favore del nuovo progetto politico.



Pietro Grasso ha abbandonato il Pd nonostante, come ha ricordato lui stesso dal palco, gli siano stati offerti seggi sicuri o cariche importanti al di fuori della politica... «Questi calcoli non fanno per me - ha detto Grasso - [definendo l'attuale] scelta politica e personale frutto di un'esigenza interiore.»

Grasso, richiamandosi alle sue scelte nella magistratura come scelte di lotta e impegno civile, ha detto di esser presente a questa assemblea perché non vuole tirarsi indietro rispetto ai problemi che vive l'Italia, per combattere l'indifferenza e le bellissime favole che finora hanno contribuito a nasconderli.

Per questo, ha affermato Grasso, è necessaria «una nuova proposta per il Paese e per tutto questo io ci sono!»

E per tutto, Grasso intende mezzogiorno, dignità del lavoro, welfare, scuola, diritti, tasse più giuste e progressive... giustizia sociale! E per riuscire a dare risposte a quegli argomenti, ha fatto pure riferimento all'«ottimismo della volontà di gramsciana memoria.»

E la sinistra, quella vera, ritrova nella commozione delle inaspettate e appassionate parole di Pietro Grasso un'anima che sembrava aver perso per sempre, smarrita nei tatticismi di alleanze e percentuali di voto per riuscire a "vincere", finendo però col perdere i propri valori, i propri ideali, i propri riferimenti.

E saranno quelli gli alleati con cui Liberi e Uguali si presenterà alle prossime elezioni, insieme ai sindacati, alle associazioni, ai volontari e a chiunque accetti di rimboccarsi le maniche per ridare dignità ad un Paese sulla base di valori condivisi.

Evviva!