Martedì 11 marzo, l'Unione Sindacale di Base ha portato a Roma, in Piazza dell'Esquilino, la protesta dei lavoratori migranti delle campagne, rimasti fuori dalla regolarizzazione in scadenza il prossimo 15 agosto.  Testimonianze e denunce sono state rappresentate da delegazioni provenienti da Abruzzo,  Marche, Calabria, Puglia, Campania, Piemonte.

Ad oggi solo il 5% dei braccianti senza permesso ha i requisiti per presentare la domanda di regolarizzazione, come dimostrano i dati raccolti nelle campagne del Foggiano, del Reggino e della Campania.

Oltre a questo, l'USB ha denunciato anche il proliferare del mercato nero dei documenti che, come accaduto nelle sanatorie succedutesi nel tempo, costano migliaia di euro a lavoratori pagati 3,5€ l'ora.

Pertanto, per una reale emersione dal lavoro nero nelle campagne, l'Unione Sindacale di Base ha ribadito la necessità di un nuovo provvedimento che garantisca la fuoriuscita dalla clandestinità per migliaia di lavoratori, l'abrogazione dei Decreti Sicurezza e la rapida convocazione di un nuovo tavolo interministeriale che affronti seriamente il ripristino della legalità.


Nella stessa giornata, sul proprio blog, Aboubakar Soumahoro, approfittando della ricorrenza dell'anniversario della nascita di Giuseppe Di Vittorio, ha fatto sapere che è nata la "Lega Braccianti" per consentire agli stessi braccianti la possibilità di rappresentare da protagonisti diretti le sofferenze, le contraddizioni e le istanze di cui sono portatori. 

Nell'occasione, ha informato anche dell'inaugurazione della prima "Casa dei diritti e della dignità Giuseppe Di Vittorio", luogo di comunione e di coscientizzazione (sic!), a Borgo Mezzanone (frazione di Manfredonia in provincia di Foggia), uno dei più grandi insediamenti di braccianti nella terra di Di Vittorio.

«Le nostre condizioni odierne - ha dichiarato Soumahoro - sono purtroppo assimilabili a quelle dei nostri compagni dell'inizio '900 nonostante viviamo nell'era dell'economia digitale. Per questo abbiamo deciso di seguire le loro orme e unirci nella Lega Braccianti per lottare da diretti protagonisti per emanciparci dalla miseria, dall'abbrutimento e dallo sfruttamento. Oggi, con l'inaugurazione della nostra prima "Casa dei diritti e della dignità Giuseppe Di Vittorio", è per noi braccianti un giorno importante».