È online italiadomani.gov.it, il portale ufficiale dedicato a “Italia Domani”, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.Sul portale sono illustrati i contenuti del Piano e viene raccontato il percorso di attuazione attraverso schede intuitive e chiare dedicate al monitoraggio degli investimenti e delle riforme, con notizie in continuo aggiornamento sullo sviluppo degli interventi previsti.Il sito consente di consultare lo stato di avanzamento di ogni investimento e le spese sostenute. In questo modo, tutti i cittadini potranno controllare e monitorare le informazioni relative alla realizzazione del Piano.Accedendo alla sezione “Priorità Trasversali”, è possibile navigare fra le principali misure che hanno un impatto positivo sui giovani, sulla parità di genere e sulla riduzione dei divari territoriali.La sezione “Missioni” illustra i principali interventi contenuti in “Italia Domani”, suddivisi nelle 6 Missioni di cui si compone il Piano. Nella sezione “Risorse” è consultabile un prospetto delle risorse finanziarie disponibili per ogni Missione, con l’indicazione delle risorse aggiuntive stanziate all’interno del Fondo Complementare.Inoltre, la sezione “Riforme” illustra i contenuti, gli obiettivi e le tempistiche previste per le riforme.Alla sezione “Investimenti” sarà possibile consultare facilmente gli oltre 150 progetti di investimento contenuti nel Piano, monitorando lo stato di avanzamento di ogni misura, i benefici per i cittadini, le attività e le scadenze previste e l’importo stabilito per ciascun anno. Grazie a un semplice sistema di filtri, è possibile ricercare gli investimenti e visualizzare quelli a cui si è più interessati.Dal portale, inoltre, è possibile scaricare il testo integrale del Piano, insieme a molti altri utili documenti di approfondimento.
Questo è quanto riporta la nota pubblicata il 3 agosto sul sito del governo. Nella mattina del 4 agosto, chi avesse voluto consultare il portale per conoscere tutto del PNRR e del suo andamento avrebbe potuto vedere la seguente pagina:
Dato il collegamento in fibra da me utilizzato e la raggiungibilità di altri siti, il problema non è imputabile al lato client, quindi è ovvio che il nuovo sito del governo abbia qualche problema. Impossibile dire se ciò sia dovuto ai soliti hacker o al semplice fatto che l'infrastruttura non sia compatibile con il numero di accessi. Qualunque sia il motivo, non è certo un buon inizio e neppure una bella figura per il Governo... dei migliori.