Ricordate le richieste che Pichetto Frattin - tramite la Commissione Tecnica Via  del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) - ha fatto alla società Stretto di Messina per avere delle integrazioni (oltre 200) al progetto del Ponte, dichiarato più volte "definitivo" da Matteo Salvini?

Il ministro della Infrastrutture le aveva definite  bazzecole, quisquilie, pinzillacchere... poco più di una formalità che si poteva risolvere nel giro di un mese... massimo! Il cantiere sarebbe partito in estate!

Oggi, però, la società Stretto di Messina ha fatto sapere di aver chiesto al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica una sospensione di 120 giorni dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta.

In pratica, per consegnare il "nulla" di cui aveva parlato Salvini, chi cura il progetto sarà in grado di presentare la documentazione richiesta entro metà settembre. 

Il perché lo ha spiegato l'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci:

"La decisione è motivata dalla eccezionale rilevanza dell'opera e riflette la volontà e il massimo impegno della Società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione VIA e VAS del MASE. Alcuni approfondimenti prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, ai quali la Società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa".

Inutile aggiungere qualsiasi commento.