Questo lunedì si è svolto a Palazzo Chigi l'incontro tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi e l'ex premier Giuseppe Conte, adesso capo politico in pectore del Movimento 5 Stelle.
Durante il colloquio, come riporta una nota del Governo, sono stati affrontati temi legati all'evoluzione della situazione epidemiologica, alla transizione ecologica e alla riforma della Giustizia.
"Sulla riforma della giustizia - ha poi dichiarato alla stampa Conte parlando davanti a Palazzo Chigi - ho assicurato un contributo attento e costruttivo dal Movimento 5 Stelle, che a suo tempo si era già distinto e aveva lavorato per l'accelerazione dei processi e anche in Parlamento darà un contributo in tal senso. Ma a Draghi ho ribadito che saremo molto vigili nello scongiurare che non si creino soglie di impunità. Si continuerà a lavorare e il Movimento sarà molto attento per miglioramenti e interventi che possano scongiurare soglie di impunità. ...Mettiamo da parte le bandierine e le ideologie. Vogliamo assicurare agli italiani una giustizia con tempi chiari e alle vittime dei reati vogliamo assicurare giustizia. Non possiamo creare il rischio possano svanire nel nulla i processi. Sono valutazioni che devono riguardare tutte le forze politiche. Non abbiamo parlato della questione di fiducia sulla riforma ma di eventuali interventi che possano migliorare il testo. Sicuramente al governo stanno a cuore tempi rapidi di approvazione. Adesso c’è una dialettica parlamentare, è giusto si sviluppi. Sono stati presentati di recente emendamenti del governo, mi rimetto alla dialettica parlamentare e a delle soluzioni non ideologicamente convincenti ma tecnicamente sostenibili".
Indirettamente, a Conte ha risposto da Firenze - dove era presente a un convegno sulla giustizia - la ministra Cartabia dichiarando che
"ogni processo che si estingue, in ambito penale, è una sconfitta dello Stato. Ma ogni processo che dura oltre la ragionevole durata è un danno per i cittadini, tanto per le vittime – in attesa di risposte – quanto per gli imputati, lasciati per anni in un limbo che il più delle volte condiziona l’intera esistenza di una persona. ... Teniamo sempre in mente entrambe le prospettive e lavoriamo tutti insieme agli obiettivi che ci siamo dati di fronte all’Europa ma innanzitutto di fronte al popolo italiani, obiettivi che richiedono un senso di comune e costruttiva responsabilità".
La ministra, ha poi ricordato che per far funzionare la riforma occorreranno anche più magistrati, cancellieri, personale tecnico e amministrativo, aggiungendo che quella approdata all'esame del Parlamento è frutto di una mediazione e non coincide con la proposta originaria:
"Tutti hanno contribuito e tutti hanno rinunciato a qualcosa, per portare a termine una riforma che è indispensabile anche per gli impegni assunti in Europa".
Sull'incontro tra Draghi e Conte è intervenuto anche il segretario dem, Enrico Letta, dichiarando che
"se c’è stata una capacità di trovare delle intese è sicuramente una cosa positiva, perché il nostro auspicio è quello di una approvazione rapida di una buona riforma della giustizia come quella portata avanti dalla ministra Cartabia".
Matteo Salvini, tra photo opportunity, selfie, comizi e abbuffate, ha trovato anche il tempo di occuparsi della questione, tuonando:
"Enrico Letta e Giuseppe Conte non mettono tanto in discussione la riforma Cartabia o Draghi, mettono in discussione il buon utilizzo di 200 miliardi di fondi europei. Hanno parlato di Europa, Europa, Europa per mesi e quello pericoloso ero io, adesso alla prima riforma seria che arriva in Parlamento per utilizzare bene e velocemente i fondi dell’Europa e che taglia i tempi del processo civile e penale, Conte e Letta fanno i capricci. ...Tutta la vita sostegno a Draghi e per quello che riguarda la Lega non si tocca neanche una virgola. Strano che Letta ritenga intoccabile il Ddl Zan che riguarda la libera attività del Parlamento e non c’entra nulla con i fondi europei, mentre ritiene toccabile una riforma della giustizia che l’Italia attende da anni. Quindi ho espresso il totale sostegno della Lega al presidente Draghi e al ministro Cartabia. ... Se devo scegliere tra Draghi e il futuro da una parte e Letta e Conte dall’altra, la Lega sta tutta la vita con Draghi, l’Italia e il futuro, non abbiamo tempo da perdere e polemiche da fare".
Chissà come devono essersi sentiti "sollevati" Draghi e Cartabia dopo aver ricevuto il sostegno nientepopodimeno che di Matteo Salvini! La massima umana comprensione nei loro confronti.