Beppe Grillo e Davide Casaleggio hanno dato il via libera a Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 stelle, per annunciare che il 20 e 21 ottobre a Roma, al Circo Massimo, si svolgerà la quinta edizione di Italia 5 Stelle.

Un appuntamento a cui saranno presenti i portavoce del Movimento a tutti i livelli, i ministri, compreso Di Maio, insieme a Grillo e Casaleggio. Non mancherà neppure il premier Conte, definito per l'occasione avvocato difensore del popolo italiano.

Per lanciare l'iniziativa, Di Maio ha fatto il punto su quanto finora fatto dal Movimento nei primi 100 giorni da quando è al governo del Paese.

"Oggi siamo al governo e abbiamo già eliminato i vitalizi, abbiamo approvato la legge Spazza Corrotti in Consiglio dei ministri (in pratica il testo del ddl che dovrà poi essere discusso e approvato in Parlamento dove non è ancora approdato), stiamo inserendo il Reddito di Cittadinanza nella legge di Bilancio (di cui però non si conoscono modalità, tempi e quantità di persone interessate... senza dimenticare che partirà comunque dal 2019) e a breve in Parlamento si discuterà la nostra proposta di legge sull'acqua pubblica, che è il primo punto del contratto di governo.

Stiamo mettendo in riga - ha proseguito Di Maio - i prenditori rivedendo le concessioni statali, abbiamo dato una botta al precariato con il Decreto Dignità, approveremo la norma che elimina una volta per tutte le pensioni d'oro e contemporaneamente siamo pronti al superamento della Legge Fornero."


Quindi, tra tutte le cose che di concreto hanno portato a casa i 5 Stelle nei primi 100 giorni di governo vi sono l'abolizione dei vitalizi ed il decreto dignità. Il resto di quanto dichiarato da Di Maio è ancora da venire. Per carità... c'era di mezzo agosto e c'erano di mezzo le vacanze con il Parlamento in ferie, ma prendersela con le opposizioni che ricordano il poco o nulla finora fatto dal Governo sembra frutto più di un comportamento isterico, e non certo di un ragionamento supportato da logica e razionalità:

"Pd e Forza Italia - ha detto Di Maio - che sembrava dovessero comandare (un curioso modo di esprimersi, visto che il verbo corretto sarebbe stato governare) per chissà quanto tempo, oggi sono ridotti ai minimi termini e non sono in grado neppure di fare un'opposizione e si limitano a spargere falsità sul governo, usando i giornali e le tv da loro controllati. Ecco, l'odio dei media nei nostri confronti è l'elemento di continuità dal 2014 a oggi. Ma anche per loro sta arrivando il momento di dire addio ai finanziamenti pubblici indiretti e alle inserzioni milionarie delle aziende partecipate dello Stato che dettano loro la linea editoriale."

E questo linguaggio minaccioso, ricattatorio e illiberale ormai caratterizza tutte le dichiarazioni di Di Maio e dei principali esponenti del Movimento che, probabilmente, sentono che stanno perdendo la battaglia con la Lega che, arruolata come ruota di scorta del Governo del cambiamento, ha finito per esserne la guida, senza neppure darsi tanto da fare... è stato sufficiente prendere in ostaggio dei migranti ed impedire alle navi delle ONG di salvarne altri in mare aperto. E gran parte degli italiani sono corsi a farle festa.

L'evento al Circo Massimo, per questo motivo, sarà visto dalla stampa come cartina di tornasole per valutare quanto ancora sia il gradimento dei 5 stelle tra gli italiani, dopo gli ultimi sondaggi che lo vedono in costante caduta, mentre la Lega è invece in costante crescita.