ROMA – (Ernesto Genoni) - Un progetto culturale che diventa stupendo strumento di Pace. “Chi l’avrebbe mai detto – commenta nella nota sr. Anna Monia Alfieri delle Suore Marcelline di Milano - che il “Progetto Arte formazione e cultura” dell’Accademia Ucraina di Balletto, nato per tenere insieme la cultura soda, quella profonda – vera mission di una scuola paritaria milanese - e l’amore per la danza (l’Accademia Ucraina -AUB), - che da decenni aiuta centinaia di giovani a realizzare il loro sogno con testa e cuore - sarebbe divenuto strumento di Pace in tempi di guerra, accogliendo decine di giovani che scappano dalla guerra che ha colpito l’Ucraina?”

L’Accademia ha 190 allievi dagli 11 ai 20 anni, soprattutto ragazze. Tutte seguono una routine serrata che si divide tra allenamenti e lezioni di scuola ordinaria presso gli istituti delle suore Marcelline, con cui l’Accademia divide gli spazi e collabora da anni.

“Nessuno può prevedere il futuro, – si legge nella nota di sr. Anna Monia Alfieri autrice del libro “Pluralismo educativo – Una scelta ancora possibile” edito da “Scholè” editrice Morcelliana -  ma può con senso di responsabilità, creare le premesse per essere costruttori di pace, solidarietà, progresso, uguaglianza. Il Presidente Mattarella, ci ha ricordato che è importante che ciascuno di noi contribuisca al benessere della società, ed è proprio questo che da decenni, le scuole paritarie serie, fanno.”

Scuole che si sono indebitate pur di non privare il Paese del pluralismo educativo, applicando rette ben al di sotto del costo medio studente - 7mila euro annui - pur di non tagliare in due la Società.

“Soffro e soffro molto – spiega sr. Anna Monia Alfieri - al pensiero che ogni anno, in Italia, chiudano circa 200 scuole paritarie, veri presidi di libertà. In effetti si preferisce spendere male e di più i soldi dei cittadini invece di garantire loro la libertà di scelta educativa a costo zero, avendo già pagato le tasse come avviene in tutta Europa. Il tutto per non dare ai poveri le stesse possibilità perché l’emancipazione dei poveri dovrebbe far paura ad un Paese libero e democratico? Abbiamo lungamente argomentato come questa operazione farebbe (anche) risparmiare tanti danari allo Stato favorendo: un pluralismo educativo - scuole statali e scuole paritarie - e una scuola di qualità, più giusta e più equa. In effetti, bisogna constatare che senza un intervento sostanziale dello Stato, fra non più di cinque anni, in Italia, avremo solo le scuole statali - in regime di monopolio educativo - e le scuole paritarie sopravvissute saranno costrette a chiedere rette da 8mila euro in su.Siamo proprio sicuri – afferma sr. Anna Monia - di voler condannare il Paese Italia al monopolio educativo, ad un sistema classista che non dà le pari opportunità ai poveri? Pensiamoci bene perché il danno sociale, politico, economico sarebbe senza precedenti.Il premier Meloni, in verità, nella conferenza stampa di inizio anno, ha detto che c’è la volontà di investire nella scuola e con borse di studio per i più meritevoli. Sono fiduciosa e mi auguro avvenga in modo programmato e in tempo utile. Le scuole paritarie non possono più, dopo decenni, sopperire all’inefficienza storica dello Stato nel garantire il pluralismo educativo che è tipico di una democrazia.

Dal canto mio – conclude Sr. Anna Monia rivolgendosi ai più giovani - vi prometto che continuerò a battermi per salvare quel poco di pluralismo educativo che resta. Non possiamo lasciarvi un Paese in regime di monopolio educativo tipico delle dittature. Andiamo avanti con coraggio.”