Andrew McCabe, ex direttore pro tempore ed ex vice direttore dell'FBI, è stato licenziato dal Procuratore Generale degli Stati Uniti (ministro della Giustizia) Jeff Sessions con l'accusa di aver divulgato ai giornalisti informazioni relative all'inchiesta Russiagate, venendo meno ai requisiti di onestà, integrità e responsabilità richiesti a tutti i dipendenti dell' "agenzia", che avrebbe comunque lasciato entro ventisei ore in seguito al suo pensionamento per raggiunti limiti di età,

McCabe, che ha avuto un ruolo cruciale nelle indagini relative all'ingerenza della Russia nelle elezioni americane del 2016 a danno di Hillary Clinton, ha negato la veridicità delle dichiarazioni di Session, affermando che il suo licenziamento sia semplicemente un atto di ritorsione da parte dell'amministrazione Trump.

In una lunga dichiarazione, McCabe ha detto che quanto accaduto sia dovuto al fatto di aver aiutato l'ex direttore dell'FBI James Comey aggiungendo che Trump ha cercato di convincerlo di far sì che l'inchiesta russa finisse nel dimenticatoio. In una intervista televisiva rilasciata da Trump lo scorso anno, il presidente degli Stati Uniti ha riconosciuto di aver licenziato Comey su per la sua indagine sulla Russia.

McCabe è stato licenziato a poche ore dal suo cinquantesimo compleanno, che gli avrebbe permesso di lasciare comunque l'FBI usuefruendo della pensione completa per il lavoro finora svolto. Il licenziamento mette a rischio la sua pensione.

Dato che McCabe non aveva più un ruolo di primo piano all'interno del Federal Bureau of Investigation è evidente che il suo licenziamento sia esclusivamente il frutto di un atto di ritorsione da parte di Donald Trump.