Cronaca

Quasi 300 persone salvate nel Mediterraneo negli ultimi due giorni dalle navi Sea-Watch e Mare Jonio

Risale a 5 anni fa la prima missione di Sea-Watch. E dopo 5 anni, la nave della ong tedesca continua ad operare nel Mediterraneo centrale e continua a salvare vite.

Durante la notte di venerdì, dopo il terzo intervento in aiuto di imbarcazioni in difficoltà portato in 48 ore a seguito di un SOS lanciato da Alarm Phone in cui ha soccorso 46 persone che si trovavano su un barchino di legno che imbarcava acqua, Sea-Watch ha adesso a bordo 211 naufraghi in attesa di un porto sicuro.

Porto sicuro che, invece, il Centro di Coordinamento del soccorso marittimo italiano ha indicato alla Mare Jonio che in queste ore si sta dirigendo verso Pozzallo, dopo aver effettuato ieri sera il salvataggio di 67 persone che si trovavano alla deriva, a rischio naufragio, a 48 miglia da Lampedusa.

Questo il commento via social dell'istigatore all'odio (razziale), Matteo Salvini:

«Dopo la Ong tedesca, con un carico di oltre 200 immigrati clandestini, ecco in azione la nave dei centri sociali, che torna in mare e ne va subito a raccogliere 70 non lontano da Lampedusa. Avanti, c’è posto, tanto il governo non muove un dito. Trafficanti di esseri umani e (im)prenditori della “accoglienza” si fregano le mani».

Perché Twitter e Facebook non hanno ancora iniziato ad oscurare i post razzisti del fascista Salvini che descrive come "merci", definendolo carico, le "persone" soccorse che, oltretutto, sono migranti e non immigrati e neppure clandestini che è un termine volutamente discriminatorio e insultante, oltre che privo di qualsiasi significato, per indicare persone salvate in mare che "potrebbero" essere rifugiati anche se "forse" prive di documenti?

Autore Fabrizio Marchesan
Categoria Cronaca
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