In nove anni abbiamo già cambiato il Paese. Molte battaglie le abbiamo vinte, altre le stiamo vincendo, altre ancora le vinceremo per il bene dei cittadini.

Prima, in questo ministero, certe lobby facevano il bello e il cattivo tempo, prosperando nell'opacità e grazie ai legami incestuosi con la politica. Adesso è cambiato tutto...

Non consentiremo più a nessuno di anteporre il profitto a tutto, persino alla vita delle persone... Genova è ciò che tutti noi dobbiamo avere il coraggio di essere.

Il Governo ad ogni modo non si fa influenzare né fermare e va avanti.

Sto seguendo con apprensione gli sviluppi della tragica ondata di maltempo che ha colpito la Sardegna... I sardi hanno diritto a un rapido ritorno alla normalità.


Quelle sopra riportate sono solo alcune delle frasi del ministro del cambiamento Danilo Toninelli. Frasi in carta carbone con quelle di altri entusiasti e dinamici ministri pentastellati. La retorica del cambiamento, evidentemente, origina da una sola matrice che non prevede però cambiamenti nella comunicazione dei ministri a 5 Stelle.

Quindi, l'entusiasmo da manifestare ai propri sostenitori anche per il solo fatto di aver varcato la soglia di una stanza, con il passare del tempo rischia di divenire fastidioso, perché ripetuto non solo da un ministro, ma da tutti i ministri.

Pertanto, quando giornalmente, settimana dopo settimana, si pretende di essere migliori, più bravi, più umani e ovviamente più onesti rispetto a chi ti ha preceduto, per forza di cose, quando si sbaglia e si sbaglia di grosso, l'errore non può non far rumore.

Questo quello che ha detto alcuni giorni fa il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, ripreso dall'Ansa: «Sapete quanti imprenditori italiani utilizzano con trasporto su gomma il tunnel del Brennero e purtroppo dobbiamo subire limitazioni settoriali da parte delle autorità del Tirolo che danneggiano fortemente l'economia italiana?»

Il ministro, probabilmente, si riferiva all'annunciato blocco dei Tir da parte del Tirolo, su cui voleva coinvolgere la commissaria Ue Violeta Bulc, incontrata a Genova, per chiederle di occuparsi del problema del traffico merci attraverso il valico tra Italia e Austria... per l'appunto il "valico" del Brennero.

Il tunnel del Brennero deve ancora essere completato, nel senso che ancora deve essere finito di scavare. Ma c'è dell'altro che l'entusiata gaffeur pentastellato ha dato l'impressione di non conoscere... il fatto che una volta completato, quel tunnel servirà solo per far passare i treni, dato che è unicamente ferroviario e non stradale.

Ma per il ministro Toninelli, il tunnel del Brennero è un semplice lapsus, da metter da parte ricoprendolo con tutti i (nuovi?) soldi che servono agli sfollati di Genova per avere una nuova casa, i fondi per mettere in sicurezza le autostrade tra Lazio e Abruzzo, il commissario per i lavori al bellissimo ponte di San Michele sull'Adda....

"Benvenuti nel fantastico mondo di..." Danilo. Il mondo del cambiamento!