Il macellaio abruzzese che ha sparato alla schiena dell'orsa Amarena, se quanto commesso lo avesse fatto in Trentino, adesso sarebbe l'eroe del presidente uscente della PAT, Maurizio Fugatti che, per farsi rieleggere alla presidenza della provincia alle imminenti elezioni, usa lo sterminio di orsi (e lupi) come strumento di propaganda per raccattar voti. 

Non c'è da stupirsi, come qualsiasi (post) fascista che si rispetti, il "pistolero" Fugatti ha trovato nello sterminio degli orsi la minoranza su cui far convergere le insoddisfazioni  degli elettori e lo dà  loro in pasto per alimentare il proprio consenso.

Che cosa ha fatto l'orsa F36?

È colpevole di aver difeso il suo cucciolo con due cosiddetti "falsi attacchi". F36 ha 6 anni e non è mai stata aggressiva: domenica 30 luglio aveva solo allontanato dal suo cucciolo due giovani (definiti cacciatori) sul sentiero Mandrel, nelle Giudicarie

Per tale motivo, Fugatti ha scritto un decreto in cui dispone "che l'esemplare, quando identificato come l'orsa F36 mediante osservazione del radiocollare e/o delle marche auricolari oppure lettura del microchip, sia immediatamente ucciso".

L'orsa, definita "non confidente", secondo Fugatti non può essere catturata e rinchiusa al Casteller perché il recinto tuttora libero deve essere lasciato in disponibilità per incarcerare l'orso MJ5 – accusato di avere aggredito una persona in Val di Rabbi il 5 marzo - nel caso fosse catturato.

È evidente che chi ordina cose simili, contro il diritto e contro il buon senso, sia ormai in preda al delirio.

"Ormai Fugatti interpreta la caricatura di se stesso nella sceneggiatura di un film da lui scritto e diretto, nella speranza di raccattare voti in più letteralmente sulla pelle degli orsi, quando tutti hanno ormai capito che quella dei 70 orsi da allontanare è una pura e semplice sciocchezza e che promuovere la convivenza con i plantigradi è l’unica soluzione possibile.Come in passato, ci opporremo in tutte le sedi a un decreto che a prima vista appare perfino più sgangherato del solito. Non solo  F36, come ammette il testo, “non si era sinora resa protagonista di incontri ravvicinati con l’uomo che abbiano provocato reazioni aggressive, né di particolari frequentazioni di contesti antropizzati e neppure di danni”, ma stava chiaramente difendendo il suo piccolo. E non può essere uccisa solo perché la Provincia, inadempiente, non sa dove metterla, visto che due dei tre posti del Casteller sono occupati da M49 e da JJ4 e il terzo, secondo il decreto, dev’esser tenuto libero per MJ5, il grosso maschio che Fugatti vorrebbe abbattere ma allo stato, per decisione dei giudici amministrativi, potrebbe soltanto catturare. A Fugatti avevamo proposto di costruire un nuovo rifugio per orsi in Trentino: ci ha risposto picche. A lui i plantigradi piacciono morti. Insomma, siamo alle solite: nessuno spiega  al presidente che il problema non è ammazzare gli orsi, ma conviverci?"

Chi lo ha detto?

L'on. Michela Vittoria Brambilla che, oltre ad essere presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, appartiene a Forza Italia, partito alleato della Lega cui appartiene Maurizio Fugatti.

E se lo dice lei...