Aumenta il numero dei Paesi che stanno vietando gli ingressi dal Regno Unito
Aumenta la diffusione in Europa, e non solo, della variante britannica del SARS-CoV-2 che nel Regno Unito sta causando una serie di nuovi lockdown che nelle prossime ore interesseranno la maggior parte del Paese, dovuti alla sua maggiore capacità nel diffondere il contagio che a partire dalla metà di dicembre ha fatto aumentare in maniera significativa il numero di nuovi casi e quello di nuovi decessi.
Anche Spagna, Svezia e Svizzera si sono aggiunti ai Paesi europei, Italia compresa, che già nei giorni scorsi avevano confermato all'interno dei propri confini casi di contagio da Covid provocati dalla stessa mutazione del coronavirus registrata nel sud del Regno Unito.
In precedenza, nei giorni scorsi, anche Francia, Danimarca, Paesi Bassi, e Germania, avevano fatto sapere di aver registrato casi associabili alla stessa mutazione.
Ma la diffusione di questo coronavirus mutato non riguarda solo l'Europa. A seguito dei collegamenti aerei la variante britannica sta giungendo anche in oriente, con i primi casi registrati anche in Giappone dove ultimamente il numero di nuovi casi Covid sta aumentando sensibilmente rispetto ai dati cui sono abituati in quel Paese, ma in maniera comunque risibile rispetto a quelli che si registrano in occidente, considerando anche che in in quella nazione vi sono quasi 130 milioni di abitanti.
E per evitare sorprese, in Giappone hanno deciso di chiudere il Paese all'ingresso degli stranieri, se non residenti, fino alla fine del prossimo mese di gennaio.
Sono in questo momento più di 40 le nazioni che hanno vietato gli arrivi dal Regno Unito a partire da dicembre, tra cui anche India e Hong Kong.
I virus in generale, ed il coronavirus non fa eccezione, sono da sempre soggetti a frequenti mutazioni. Per questo, quanto registrato nel Regno Unito non è di per sé un fatto senza precedenti.
La cautela nell'evitare la sua diffusione da parte di altri Paesi è però più che giustificata.
Infatti, in base ad una stima dell'Office for National Statistics (ONS), l'Istat britannica, non è da escludere che circa due terzi delle persone risultate positive nelle aree più contagiate del Regno Unito possano esserlo a causa della nuova variante che sarebbe quindi molto più contagiosa della precedente, tanto da aver iniziato a sostituirla molto velocemente.
Al momento, fortunatamente, non esistono ancora evidenze che il coronavirus mutato sia molto più letale o che l'attuale vaccino non riesca a contrastarlo.
In ogni caso, perché doverne aiutare la diffusione? Per questo molti Paesi hanno iniziato a creare un cordone sanitario nei confronti della Gran Bretagna. E dove i divieti d'ingresso non sono scattati, alle persone provenienti dal Regno Unito si richiede però l'esibizione di un documento che dimostri la loro negatività al tampone eseguito perlomeno entro le ultime 72 ore, come hanno iniziato a fare gli Stati Uniti.