"La serva padrona" di Paisiello: un cd che è quasi un teatro.
Tra le novità discografiche dedicate alla cosiddetta, impropriamente, musica colta, spicca, per rarità del titolo proposto e squisita interpretazione, quella proposta dall'etichetta discografica del gruppo Naxos RC Record Classic Label e dedicata all'intermezzo in due parti di Giovanni Paisiello La serva padrona.
RC Record Classic, affiliatasi a Naxos alla fine del 2016, ha come proprio target di riferimento il pubblico maggiormente appassionato alla musica – strumentale e operistica – del tardo periodo barocco e del pieno periodo classico, con particolare riferimento alla produzione di registrazioni di musiche composte da autori e titoli meno frequentati dal mercato discografico tradizionale.
Già in attivo con releases dedicate a Cimarosa, Vanhal, Mozat (Wolfgang e Leopold), Paisiello, Beethoven e Scarlatti propone, tra le cinque novità del mese di luglio, questa nuova produzione dedicata al celebre intermezzo del compositore tarantino Giovanni Paisiello (1740-1816) che, per quest occasione, fu costretto a riutilizzare e, in parte, adattare, il vecchio libretto di Gennaro Antonio Federico musicato nel 1733 da Giovanni Battista Pergolesi.
Gli interpreti sono Roberto Vicarelli (nel ruolo di Uberto) e Anne Chapman in quello di Serpina.
Voci dionisiache, ben predisposte alla leggerezza tecnica richiesta da opere del repertorio buffo di Scuola Napoletana di fine Settecento.
In particolare, la ricchezza di sfumature espressive di Vicarelli e Chapman, sono apprezzabili nella chiarezza della dizione e articolazione del testo letterario, nel possesso più che tecnico, quasi innato, della prassi esecutiva classica (non mancano, in questa edizione, garbate variazioni nelle sezioni di ripetizione durante le arie e i duetti, che mettono in risalto le eccellenti qualità vocali dei due interpreti, fraseggio limpido e naturale, sostenuto da un'ottima tecnica che permette un precisa intonazione e un puntuale sostegno del suono).
Stesse osservazioni per garbato, quanto vivace sostegno sonoro offerto da Harmoniae Templum Chamber Orchestra, compagine londinese ormai da anni avvezza all'esecuzione su strumenti dell'epoca del repertorio barocco e classico.
L'orchestra, anche in questa registrazione, sostiene, accompagna e, in un certo qual modo, dona una sorta di terza dimensione all'interpretazione dei cantanti, senza mai eccedere in protagonismo.
La direzione d'orchestra di Simone Perugini, ormai alla sua terza produzione discografica con RC Record Classic Label, si conferma spigliatissima, con scelte interpretative in molti casi inaspettate ma sempre sostenute da un grandissimo senso del teatro che caratterizza tutte le interpretazioni operistiche di questo direttore fiorentino che da anni si occupa, anche in veste di ricercatore, dell'opera buffa di Scuola Napoletana. Proprio il senso del teatro, che pur frutto di anni studi è, sopratutto, qualità innata in Perugini e che sembra voler sempre sottolineare la stretta parentela esistente tra testo letterario, situazioni drammaturgiche e soluzioni musicali, fa di questa release discografica un vero gioiello. Pur se realizzata in studio, l'ascoltatore sembra direttamente trasportato nella platea di un teatro dalla quale possa fruire di tutti gli elementi che caratterizzano questo lavoro. Non è solo un semplice ascolto musicale quello che RC Record Classic Label ci offre, ma una vera e propria, come si direbbe oggi, “esperienza” teatrale vissuta in toto.
Annalisa Braccialdi