"Le proposte del ministro della Sanità Orazio Schillaci in materia di organizzazione sanitaria e medici mi trovano assolutamente d’accordo.Sono battaglie che io stesso ho portato avanti con convinzione, a cominciare dalla possibilità di utilizzare i medici pensionati che desiderino proseguire la loro attività, perché in Italia mancano 50.000 medici. E’ fuori discussione che gli specializzandi vanno pagati e devono avere anche la possibilità di svolgere attività extra.Si vada avanti sulla linea del Ministro su un altro aspetto fondamentale come la difesa dei medici dagli eccessi di richieste di risarcimento. Ovviamente, fatto salvo il diritto al risarcimento quando un malato ha effettivamente subìto un danno. Si crea inoltre un altro grosso problema, che è la medicina difensiva, che si traduce in un eccesso di prescrizioni, emesse dai medici per proteggersi da pretese risarcitorie. Anche questo è uno dei grandi segnali che richiedono un cambiamento".
Questo quanto dichiarato oggi dal presidente della regine Veneto, Luca Zaia. Per medici pensionati parliamo di ultra 68enni indubbiamente ancora in grado di dare molto, ma credo che gli incentivi debbano essere forti, e non credo che il carico di lavoro possa essere eccessivo.
Alcune branche, oggi carenti di medici, necessitano di persone in buona salute e vigore fisico e magari di "persone competenti" che facciano da spalla. Insomma, sì ad affiancare i meno giovani ai giovani, come ad esempio nei pronto soccorso... dove spesso deve esistere "il conforto" dell'esperienza maturata. La stessa cosa vale per la medicina generale e per tante altre branche.
Le proposte del Ministro Schillaci in materia di organizzazione sanitaria e medici mi trovano assolutamente d’accordo.
Sono battaglie che io stesso ho portato avanti con convinzione, a cominciare dalla possibilità di utilizzare i medici pensionati che desiderino proseguire la loro attività, perché in Italia mancano 50mila medici.