Esteri

Il ministro degli Esteri israeliano vuole evacuare la Cisgiordania per consentire all'IDF di fare ciò che sta facendo a Gaza

Il portavoce della presidenza dell'Autorità Nazionale Palestinese, Nabil Abu Rudeineh, ha dichiarato che l'escalation del conflitto in  Cisgiordania contro le città, i villaggi e i campi di Jenin, Tulkarem e Tubas, oltre alla guerra nella Striscia di Gaza, avrà conseguenze "terribili e pericolose".

L'operazione militare israeliana iniziata all'alba di oggi nella Cisgiordania settentrionale, che ha finora causato la morte di 11 persone (9 secondo alcune fonti) e il ferimento di decine di altre, è la riprova della guerra totale contro il popolo palestinese, la sua terra e i suoi luoghi sacri, messa in atto dallo Stato ebraico che ha la certezza di essere supportato nella sua volontà genocida dalla complicità del cosiddetto "occidente democratico", Stati Uniti in testa.

A scanso di equivoci, è lo stesso ministro degli Esteri del governo Netanyahu, Israel Katz, a confermarlo, affermando (fonte: The Times of Israel) che Israele dovrebbe prendere in considerazione l'idea di ordinare ai palestinesi della Cisgiordania di spostarsi temporaneamente, mentre l'IDF sta compiendo un importante raid antiterrorismo nella Cisgiordania settentrionale.

"Dobbiamo affrontare la minaccia [terroristica] esattamente come affrontiamo l'infrastruttura terroristica a Gaza, inclusa l'evacuazione temporanea dei civili palestinesi e qualsiasi altro passo necessario. Questa è una guerra in tutti i sensi".

Seocondo Katz, le forze israeliane operative a Jenin, Tulkarem e in altre aree della Cisgiordania stanno lavorando per smantellare una rete terroristica sostenuta dall'Iran:

"L'Iran sta lavorando per creare un fronte terroristico contro Israele in [Cisgiordania], secondo il modello utilizzato in Libano e Gaza, finanziando e armando i terroristi e contrabbandando armi dalla Giordania".

L'IDF, come di abitudine, sta adesso distruggendo le infrastrutture nei campi profughi di Jenin e Nour al-Shams vicino a Tulkarem e nella vicina città di Tubas, assediando anche gli ospedali vicino ai campi profughi. Il governatore di Jenin, Kamal Abu Al-Rub, ha detto che l'esercito israeliano sta assediando tutti gli ospedali della città, chiudendone tutti gli ingressi con barriere e veicoli militari.

L'operazione "genocidaria", mascherata come operazione di antiterrorismo, oltre che da centinaia di militari, è supportata da un'ampia copertura aerea.

Contemporaneamente, i terroristi ebrei mascherati sotto l'etichetta di coloni, hanno attaccato alcuni villaggi a sud di Hebron, compiendo le loro abituali violenze caratterizzate da distruzioni e ruberie.

Allo stesso tempo, Israele intensifica il massacro a Gaza, dove nelle scorse ore sono state uccise 58 persone e ferite 131, portando dal 7 ottobre scorso a 40.534 il numero dei morti e a 93.778 quello dei feriti.

Nonostante tutto questo, l'occidente continua ad inviare armi e soldi allo Stato ebraico per supportarlo nel genocidio del popolo palestinese. È lo stesso occidente che pretende di essere custode del diritto internazionale umanitario, di cui pretende di farne rispettare le norme.

Autore Giuseppe Ballerini
Categoria Esteri
ha ricevuto 384 voti
Commenta Inserisci Notizia