Se per il commercio al dettaglio, almeno per molte tipologie di piccoli commercianti, questa pandemia significherà la probabile definitiva chiusura per molte attività, per i colossi del commercio on-line è invece paragonabile ad una specie di manna dal cielo. 

La gente, in parte invitata e in parte costretta a chiudersi in casa, cerca il più possibile di evitare gli spostamenti, spesso limitati agli acquisti di generi alimentari o di prima necessità.

Ma anche questi, quando e dove è possibile procurarseli senza muoversi dal divano, vengono effettuati via internet.

Per tale motivo, almeno negli Stati Uniti, Amazon lunedì ha annunciato che assumerà 100mila persone da inserire nel proprio organico - a tempo determinato - come magazzinieri o addetti alle consegne.

Sfruttando le chiusure di negozi e attività in alcuni degli Stati americani che stanno replicando le misure messe in atto in Europa, Amazon ha invitato il personale di quelle aziende che adesso è rimasto senza lavoro a proporre la propria candidatura per un'occupazione che potrà durare per tutto il tempo della pandemia.

Ad esempio, nella Bay Area, la zona che comprende San Francisco e tutto il contorno dove risiedono gran parte dei giganti dell'IT, le autorità locali hanno imposto la quarantena come in Italia ed altri Paesi, permettendo solo lo svolgimento di alcune attività essenziali, come spedizioni e consegne a domicilio.
 
Amazon, inoltre, ha dichiarato che fino a tutto aprile avrebbe dato un premio agli attuali dipendenti aggiungendo 2 dollari alla paga oraria minima. Premio che sarà riconosciuto anche al di fuori degli Stati Uniti... pertanto, ai dipendenti britannici saranno riconosciute 2 sterline all'ora e a quelli di molti Paesi europei 2 euro. 

Complessivamente, questa decisione ad Amazon causerà un'aumento del costo del lavoro di oltre 350 milioni di dollari.