Il massacro di Bucha costringerà l'Ue ad attuare l'embargo energetico contro la Russia?
Le esecuzioni e le fosse comuni di Bucha, come è giusto che sia, continuano a far discutere e ad indignare il mondo, quello che evita di prestar fede alle fake news di Mosca che descrivono il massacro di civili (alcune centinaia i cadaveri) come una messa in scena realizzata da Kiev oppure come vittime dell'artiglieria ucraina... come se razzi e mortai fossero in grado di legare le mani dietro la schiena delle persone prima di ucciderle!
Questa mattina, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, circondato da soldati, si è recato in visita a Bucha, dove ha parlato con alcuni dei sopravvissuti, definendo quanto accaduto un genocidio, aggiungendo però che questo non fermerà gli sforzi diplomatici di Kiev per raggiungere un accordo per la pace.
Zelensky parlando con i giornalisti presenti ha fatto notare che, nonostante quanto fosse accaduto, i residenti stavano mostrando la loro umanità dando da mangiare agli animali senza più una casa.
"Questo è un tratto caratteristico della nostra gente: tratta gli animali come se fossero esseri umani. [Ma] potete vedere in giro cosa è stato fatto a questa città. Questa è una caratteristica dei soldati russi: trattare le persone peggio degli animali. Questo, quello che avete visto qui oggi, è un vero genocidio".
Dopo la presidente della Commissione Ue, ha espresso la sua indignazione per gli omicidi di Bucha anche il presidente degli Stati Uniti Biden che ha nuovamente definito Vladimir Putin un criminale di guerra, annunciando per questo nuove ulteriori sanzioni contro il Cremlino, mentre l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha presentato una risoluzione all'Assemblea Generale perché voti l'espulsione della Russia dai membri del Consiglio per i diritti umani (delle Nazioni Unite).
Ma con la completa liberazione di tutte le regioni che circondano Kiev, l'ultima è quella di Zhytomyr, aumentano le preoccupazioni per la possibilità di nuove stragi, con la città di Borodyanka, una ventina di Km a ovest di Bucha, che sarebbe la più colpita nella regione di Kiev in termini di numero di vittime.
Ma i fatti di Bucha, commessi dai membri di una brigata di fanteria motorizzata della 35ª armata dell'esercito russo di cui il ministero della difesa ucraino ha elencato i nomi, adesso sono un ulteriore problema per l'ipocrisia dei Paesi membri dell'Ue, le cui sanzioni non includono l'interruzione dell'acquisto di gas e petrolio dalla Russia, con cui Putin finanzia la sua guerra, fabbricando i razzi e i missili che uccidono i civili e ne distruggono le abitazioni.
Un'ipocrisia cui la Germania cerca di rispondere con l'annuncio che sono allo studio soluzioni per l'indipendenza da gas, carbone e petrolio russi, in modo da mettere in atto, in futuro, un embargo energetico nei confronti di Mosca. Macron, invece, sollecita la messa al bando del carbone e del petrolio della Russia, lasciando da parte il gas.
Ma secondo il Financial Times, che ha però citato le classiche fonti anonime, gli ambasciatori dell'UE dovrebbero incontrarsi il 6 aprile per discutere ulteriori sanzioni contro la Russia di cui farebbe parte anche l'embargo su petrolio e gas, oltre al divieto per le navi russe di utilizzare i porti dei Paesi membri dell'Unione Europea.
Rispetto a quanto dichiarato in precedenza, praticamente 24 ore fa, a seguito dell'indignazione che è montata per i fatti di Bucha, il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, prima dell'Eurogruppo, rispondendo alle domande su un possibile embargo sull'energia russa da parte dell'Unione europea adesso ha detto che nessuna misura è esclusa e nuove sanzioni europee potrebbero includere misure rivolte al settore energetico russo. Beata coerenza.