A fine aprile è venuta a galla una violenza durante una gita scolastica a Malta, organizzata da un collegio cattolico della cittadina francese di Saint Ambroix, vicino a Nimes, con un ragazzo che aveva abusato di una studentessa e il filmato dello stupro era stato postato sui social.


Il direttore del collegio, il professore Gobillot, saputo dell’accaduto qualche giorno più tardi, ha immediatamente accompagnato i genitori della studentessa dalla polizia per la denuncia.

Ciò che viene contestato dalla diocesi e dal vescovo al professore è di essersi mosso in totale autonomia, andando alla polizia senza prima avvertire il vescovo della denuncia, mettendo così a repentaglio la reputazione dell’istituto.


Il professore si è difeso spiegando che di fronte al dolore della ragazza e dei suoi genitori ha agito secondo giustizia. «Se un ragazzo è in difficoltà, anzi, in forte difficoltà, in genere non si perde tempo, ma si agisce.»

A fianco del professore sono scesi in campo i genitori e il corpo docente che hanno manifestato davanti al vescovo che, però, pare irremovibile nella sua decisione.