Brevissima cronistoria della spesa militare al 2%. Così Giuseppe Conte, mercoledì:
"A febbraio il 15% di famiglie e Pmi non hanno pagato luce e metano. Questa è la realtà di vita di tanti piccoli imprenditori, lavoratori, cittadini.In questo contesto si può mai pensare che l’Italia possa partecipare a questa gara al riarmo e arrivare a spendere il 2% del Pil in spese militari entro il 2024? Oltre 10/15 miliardi di spese militari in meno di due anni? Noi diciamo chiaro e forte che questa non è la strada.La nostra è una posizione di buon senso e responsabilità. La nostra visione è nell’interesse dell’Italia, per il bene dei cittadini".
Così Giuseppe Conte, giovedì:
"Oggi ho voluto confrontarmi con voi sul tema delle spese militari e sulle priorità del Paese.Anche grazie al vostro sostegno abbiamo evitato che si spendessero 10-15 miliardi in appena due anni, entro il 2024, per le spese militari.Abbiamo evitato che mentre il 15% di cittadini e imprese non riesce a pagare le bollette si triplicassero le spese annuali in armamenti e Difesa.Era evidente a tutti che ci fosse un tentativo di accelerare sulla tempistica degli impegni Nato. Finora solo il M5S aveva detto pubblicamente di andare oltre il termine del 2024, anche rimandando tutto al 2028 o al 2030. Ora, finalmente, le parole del Ministro Guerini e quelle del Presidente Draghi rappresentano un’apertura di buon senso alle nostre posizioni.Prima ci danno degli irresponsabili, poi ci danno ragione. Il Paese ha altre emergenze: carobollette, sostegni a giovani coppie e imprese, svolta verso le rinnovabili".
E domani?