Politica

Tele Meloni ha trovato la colpevole del caso Scurati: è Serena Bortone!

Tele Meloni, che ancora pretende di farsi riconoscere come Rai, ha deciso di sospendere per 6 giorni  Serena Bortone per aver denunciato pubblicamente la censura nei confronti di Antonio Scurati, per impedirgli di leggere il suo monologo sul fascismo nel corso del programma "Che sarà". Secondo l'azienda alle dirette dipendenze di Giorgia Meloni, Bortone merita la sanzione per aver causato un danno di immagine all'azienda denunciando il fatto.

Questa sanzione arriva dopo che:

  • il suo programma di successo che andava in onda su Rai1 "Oggi è un altro giorno" è stato cancellato dal palinsesto per la stagione appena conclusa;
  • il suo nuovo programma "Che sarà" che andava in onda su Rai3 è stato cancellato dal palinsesto per la prossima stagione;
  • le è stato proposto un nuovo programma culturale che parli di arte e cultura ma assolutamente non di politica.

La colpa di Bortone? Non essere una (post) camerata e non avere esaltato i miracoli del (post) fascismo meloniano.

Per l'esecutivo Usigrai, la RAI ha chiuso il procedimento disciplinare sulla conduttrice di “Chesarà..” con una sanzione inaccettabile: su Serena Bortone si sta consumando la ritorsione di chi è più preoccupato di fargliela pagare che di capire cosa è veramente successo nella vicenda del contratto negato per il monologo in tv di Antonio Scurati.Si scarica su una collega competente ed equilibrata, interna Rai, il malfunzionamento e l'assenza di una catena di comando aziendale che non viene toccata da una vicenda che matura proprio in quegli uffici, tanto da uscire nei giorni seguenti con diverse versioni.Il repentino cambiamento delle dichiarazioni della Presidente Soldi e l'Ad Sergio che evoca pubblicamente il licenziamento di Serena Bortone, sono il sintomo più chiaro di quale clima si respiri oggi in Rai.L'Usigrai difenderà in ogni sede la legittimità etica e professionale dell'operato di Serena Bortone e di tutte le dipendenti e i dipendenti messi nel mirino di questi vertici che, anche a fine mandato, dovrebbero invece fornire spiegazioni sul loro operato e su quello delle strutture di cui hanno la responsabilità.

La cosa ancor più paradossale è quanto siano sciocchi i servi che si adoperano a soddisfare i desiderata di Meloni,,, non riescono neppure a rendersi conto che c'è un tempo per tutto. Avrebbero potuto attendere tranquillamente ancora un paio di settimane per comminare la sanzione, invece, nell'ansia di dimostrare il loro servilismo, i burocrati di Tgele Meloni hanno dimostrato che cosa sia realmente il regime meloniano a ridosso di una lettera in cui la premier, da presidente di partito, vuol far credere che Fratelli d'Italia sia un partito liberal-conservatore.

Non c'è nulla da fare, i (post) fascisti sono questi... così tanto incapaci dall'esserlo anche nel servire lo stesso regime che vorrebbero preservare e promuovere.



Crediti immagine: @Usigrai

Autore Federico Mattei
Categoria Politica
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