Dopo il decreto-legge approvato dal Governo Meloni, la Corte Costituzionale, in una sua nota, evidenzia che le nuove norme “incidono immediatamente e direttamente sulle norme oggetto del giudizio, trasformando da assoluta in relativa la presunzione di pericolosità che impedisce la concessione dei benefici”.

Sarà ora la Cassazione a decidere se sollevare una nuova questione di costituzionalità a seguito della recente normativa che ricordiamo, è frutto di un decreto legge. In tal caso la Consulta dovrà entrare nuovamente nella valutazione di costituzionalità.

La restituzione degli atti al giudice a quo è un provvedimento di natura giurisprudenziale con cui la Consulta chiede all’autorità giudiziaria che ha promosso il ricorso di compiere operazioni da questi omesse oppure di tenere conto di elementi sopraggiunti in seguito all’emanazione dell’ordinanza di rimessione.

Nel nostro caso siamo nell’ipotesi di restituzione degli atti per fatti sopravvenuti rispetto al momento in cui la questione di legittimità costituzionale fu sollevata.

La Corte Costituzionale molto semplicemente invita il giudice a quo a valutare i nuovi elementi sopravvenuti frutto, ripetiamo, di un decreto legge. Credo che la Consulta avrebbe potuto attendere la conversione in legge del decreto evitando il continuo passaggio tra vari organi giurisdizionali che questa soluzione comporta. Siamo di fronte a una restituzione degli atti per jus superveniens, vale a dire per l’intervento di una modifica normativa idonea a incidere sulla questione prospettata dal giudice a quo. Qual è lo scenario possibile?

La Cassazione potrà esprimersi probabilmente quando il decreto sarà stato convertito in legge dal Parlamento. Lì saremo di nuovo punto e a capo. Se la legge di conversione, pur ponendo paletti stringenti, permette in teoria all’ergastolano ostativo non collaborante di poter richiedere l’accesso alla liberazione condizionale: nulla questio.

In caso contrario, inevitabilmente, il giudice a quo risolleverà la questione di costituzionalità e la Consulta dovrà valutarne nuovamente la conformità alla Costituzione. Che cosa accadrebbe se nel frattempo il Governo reiterasse un nuovo decreto legge?


Vincenzo Musacchio, criminologo forense, giurista e associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). Ricercatore indipendente e membro dell’Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra.