Che cos'è YAPE? È un sistema di consegne a guida autonoma che nasce nella "Fabbrica di Imprese" e-Novia, in collaborazione con il gruppo di ricerca MoVe del Politecnico di Milano.
YAPE, acronimo per Your Autonomous Pony Express, è stato progettato per muoversi negli spazi stretti e irregolari delle città, su marciapiede e pista ciclabile, ed ha un’autonomia di circa 80 km. Viaggia su due ruote dotate di motori elettrici che minimizzano il consumo di energia massimizzando l’agilità di movimento. Può effettuare rotazioni sul posto e superare facilmente ostacoli come le rampe dei marciapiedi o le rotaie del tram.
YAPE evita gli ostacoli grazie ad una rappresentazione digitale dello spazio urbano creata sia sfruttando sensori, videocamere e laser, sia interagendo con i sensori installati in città, come i semafori per monitorare il traffico. YAPE genera una mappa virtuale che permette di rilevare (ed evitare) incidenti, buche, cantieri e altri ostacoli o rischi lungo il percorso.
YAPE è, in sostanza, un "fattorino" su ruote. Grazie a una app collegata a una piattaforma di gestione, l’utente lo può chiamare sotto casa e affidargli ciò che vuole consegnare inserendolo all'interno del suo vano porta pacchi. Per spedire basta indicare l’indirizzo di destinazione nella app, o scrivere semplicemente a quale persona è destinato, lasciando al GPS il compito di rilevarne la posizione. Alla consegna, il destinatario sarà abilitato all’apertura del vano soltanto con un sistema di riconoscimento facciale.
YAPE, in queste settimane è in fase di test nelle strade di Cremona, grazie alla collaborazione con il Polo per l’Innovazione Digitale e il Comune di Cremona.
Il progetto, seppur in fase sperimentale, ha trovato già un partner strategico in Eldor Corporation, multinazionale dell’automotive, che ha deciso di finanziare con sei milioni di euro lo sviluppo del progetto.
Così ha commentato questa scelta Pasquale Forte, presidente e ceo di Eldor Corporation: «Con questo investimento dimostriamo ancor di più di voler affrontare da protagonisti la sfida tra grande industria e la più avanzata tecnologia proveniente dai Politecnici. Stiamo ponendo le basi per un modello industriale 4.0 e un nuovo sistema di Open Innovation che riconosce, in modo fattuale, il valore delle giovani imprese innovative che portano con sé nuove idee e competenze distintive.
Si tratta di un impegno che viene da lontano: la nostra attenzione è da sempre concentrata sullo sviluppo di prodotti per ridurre i consumi del motore termico e alla conseguente riduzione di emissioni di CO2 e, in parallelo, allo sviluppo di sistemi a propulsione ibrido-elettrica e di altre tecnologie ancora come le fuel cell.
Investire nello sviluppo di YAPE, un progetto che combina guida autonoma e mobilità elettrica darà ulteriore impulso allo sviluppo di prodotti che riducono l’impatto ecologico sul pianeta e valorizzano le competenze italiane».
«È un’ulteriore dimostrazione che si può nascere grandi - commenta a sua volta Vincenzo Russi, ceo di e-Novia - combinando due asset strategici del Paese: l’industria e l’ingegneria in un settore chiave come l’automotive.
Da una parte il gruppo Eldor, industria italiana di livello internazionale, pluripremiata per i suoi risultati, dall’altra parte una giovane impresa, una startup, YAPE, che rappresenta una delle migliori espressioni dell’ingegneria Made in Italy capace di coniugare competenze tecnico-scientifiche nei sistemi di mobilità veicolare, caratterizzati dal modello di sensing, reasoning e acting.
L’incontro di questi asset del Paese è in grado di mostrare un’eccellenza che si confronta con le realtà più evolute ed innovative al mondo, portando le nostre imprese a partecipare a quelle sfide tecnologiche che vedono nella Silicon Valley la concentrazione di investimenti e competenze.
L’automotive, settore chiave a livello mondiale, che vede un nuovo prepotente sviluppo in California, attraverso le competenze ingegneristiche per l’intelligenza artificiale, guarda a questa alleanza tra una multinazionale e una startup, come un esempio di rinnovata centralità del nostro Paese e delle sue competenze».