Abbiamo avuto l’opportunità di sederci con Vincenzo Sorrentino, uno dei nomi più in ascesa nel mondo dell'intrattenimento italiano, durante l'evento di Wasserman a Liverpool. Sorrentino è diventato un punto di riferimento per artisti, grazie al suo lavoro impeccabile e alla sua agenzia, LFA, che sta espandendo i suoi orizzonti ben oltre il mondo della musica.

Vincenzo, grazie per essere qui con noi. Cominciamo dal principio: come si svolge una tua giornata tipo? Cosa significa essere un agente di successo oggi?

Grazie a voi per l’invito. Ogni mia giornata è diversa e, al tempo stesso, estremamente pianificata. La mattina inizia sempre presto, con una revisione delle attività in corso e delle priorità della giornata. Seguo personalmente ogni aspetto della carriera dei miei artisti, dalla pianificazione delle uscite discografiche alle trattative con le etichette e ai contratti di sponsorizzazione. Spesso, questo significa stare costantemente al telefono o in riunione, ma è una parte fondamentale del mio lavoro. Essere un agente di successo oggi significa essere multitasking e saper gestire una grande quantità di informazioni e relazioni in tempo reale. La velocità è essenziale, ma lo è anche la cura dei dettagli. 

Hai lavorato con numerosi artisti di successo. C'è un artista in particolare con cui hai un legame speciale? E c'è qualcuno con cui non hai ancora lavorato ma che ti piacerebbe seguire?

Ogni artista con cui lavoro ha un posto speciale nel mio cuore, ma se dovessi scegliere qualcuno direi Angelina Mango, semplicemente percorso verticale che sta effettuando. Ha un talento naturale straordinario e una dedizione che la rende unica. Vedere la sua crescita è stato un vero onore per me. Per quanto riguarda un sogno nel cassetto, forse oggi potrei permettermi di lavorare con uno degli artisti che più amo nel mercato italiano, ovvero Nigiotti, ma c'è troppo rispetto per il suo attuale entourage, per accennare qualcosa di più di un desiderio. Gli produssi il suo primo concerto a Napoli e lo rifaremo a Dicembre, mi accontento di questo (ride).

La LFA è conosciuta principalmente per la sua attività nel mondo della musica, ma sappiamo che stai espandendo i tuoi orizzonti. Puoi dirci qualcosa di più su questi nuovi progetti?

Assolutamente sì. La LFA è nata come una talent agency musicale, ma il mio obiettivo è sempre stato quello di creare qualcosa di più grande, un vero e proprio hub dell'intrattenimento. Stiamo espandendo le nostre attività in diversi settori, tra cui il cinema, la televisione e anche il digital marketing, specialmente con i content creator. Credo fermamente che l'intrattenimento non abbia confini, e la mia visione è quella di portare i nostri artisti e progetti a un pubblico sempre più vasto. Abbiamo già avviato collaborazioni importanti, e nei prossimi mesi vedrete alcune sorprese molto interessanti.

Con l'espansione della tua agenzia in nuovi settori, stai anche guardando al mercato estero? C’è un particolare interesse per il mercato americano?

L'espansione internazionale è uno dei nostri obiettivi principali per i prossimi anni. Il mercato americano, in particolare, rappresenta una grande opportunità per noi. LFA ha già stabilito alcuni contatti negli Stati Uniti e stiamo lavorando per creare delle partnership che ci permettano di portare i nostri artisti e progetti oltre oceano, essere qui all'evento di un colosso come Wasserman è in tal senso una prova dei grossi contatti intrapresi. L’America è un mercato molto competitivo, ma credo che con la giusta strategia e i talenti giusti, possiamo fare la differenza anche lì. Inoltre, il mercato americano è molto aperto all'innovazione, il che si allinea perfettamente con la nostra visione di espansione.

Hai menzionato i content creator come un nuovo focus della tua agenzia. Come vedi l’evoluzione di questa figura e quale ruolo pensi possano avere nel futuro dell'intrattenimento?

I content creator sono diventati figure fondamentali nel panorama dell'intrattenimento moderno. Non si tratta più solo di cantanti o attori, ma di personalità che sanno raccontare storie e coinvolgere il pubblico su piattaforme digitali. Il loro impatto è enorme, e il futuro dell’intrattenimento passerà sicuramente anche attraverso di loro. Per questo motivo, stiamo investendo molto nello sviluppo di progetti che coinvolgano content creator, cercando di creare sinergie tra loro e i nostri artisti tradizionali. Credo che la chiave del successo sarà la capacità di fondere questi mondi in modo creativo e innovativo. Lisa Offside che entra a Sky Sport come prima content creator nel settore indica la direzione che anche delle multinazionali della comunicazione come il gruppo Sky stanno iniziando a seguire.La comunicazione è cambiata tutti avranno bisogno di adattarsi.

In questo momento il miglior content creator lo avete voi quindi ?

Lisa è sicuramente un profilo in forte crescita, la migliore nel settore sportivo sicuramente, guardando a tutto il panorama credo che i numeri dicano ancora Alessia Lanza.

Tornando alla musica, come scegli gli artisti con cui collaborare? Quali caratteristiche ti colpiscono di più?

Quando scelgo un artista con cui lavorare, guardo oltre il talento. Certo, è essenziale che abbiano una voce o una capacità artistica unica, ma mi interessa molto anche la loro personalità, la loro etica del lavoro e la loro visione. Voglio lavorare con persone che siano determinate, che abbiano una forte identità artistica e che siano pronte a evolversi. La passione e la dedizione sono qualità imprescindibili. Se un artista ha queste caratteristiche, allora so che possiamo fare grandi cose insieme.

In che modo bilanci il lato artistico e quello commerciale nel tuo lavoro?

Questo è un equilibrio delicato ma fondamentale. Da un lato, il lato commerciale è imprescindibile per garantire che un progetto sia sostenibile e abbia successo nel lungo termine. Dall'altro, è essenziale mantenere l'integrità artistica e non tradire la visione dell’artista. Il mio lavoro consiste nel trovare quel punto d'incontro dove l'arte e il business si rafforzano a vicenda. Spesso mi trovo a discutere con gli artisti per trovare il giusto compromesso, ma alla fine, credo che sia possibile avere successo commerciale senza sacrificare l’autenticità artistica.

Hai mai scommesso sul risultato del bilancio per voler lavorare ad un progetto a cui tenevi particolarmente?

Più volte di quello che puoi immaginare (ride).L'ultima è Gaia, siamo saturi di lavoro e di investimenti economici in progetto, dovevamo sfoltire prima alcune cose, ma l'occasione di lavorare con lei mi ha portato a sforare il budget di produzione, credendo comunque che il ritorno sia certo e veloce.

Sei stato coinvolto in molti progetti di successo. Qual è stato il più impegnativo e come sei riuscito a superare le difficoltà?

Ogni progetto ha le sue sfide, ma uno dei più impegnativi è stato sicuramente il lancio di un nuovo artista in un mercato saturo come quello italiano. Lavorare su un debutto richiede un'enorme quantità di energia e risorse, e c'è sempre il rischio che qualcosa non funzioni come previsto. La chiave per superare queste difficoltà è stata la perseveranza e la capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Abbiamo dovuto rivedere le strategie più volte, ma alla fine, il duro lavoro ha dato i suoi frutti. Questo progetto mi ha insegnato molto sull'importanza di non arrendersi mai, anche quando le cose sembrano difficili.

Ultima domanda, Vincenzo. Se potessi dare un consiglio a un giovane che sogna di entrare nel mondo dell’intrattenimento, quale sarebbe?

Direi di essere sempre se stessi e di non avere paura di fare errori. Questo settore è spietato, ma se si è autentici e si lavora duramente, le opportunità arriveranno. È importante anche avere pazienza e costruire relazioni solide. Le persone con cui lavori oggi possono essere i tuoi partner di domani, e il rispetto reciproco è fondamentale. E, infine, mai smettere di imparare. Questo è un mondo in continua evoluzione e bisogna sempre essere pronti a cambiare e adattarsi.

Grazie mille, Vincenzo, per il tuo tempo e le tue parole. 

Grazie a voi, è stato un piacere!