Non è solo rappresentato dal turismo l'approccio alla diversificazione economica dei cosiddetti emiratini, che da tempo si stanno adoperando per incrementare fonti di reddito alternative al petrolio. Anche la tecnologia è uno dei campi in cui stanno investendo.

Pertanto, se all'aeroporto di Dubai, il più trafficato al mondo per quanto riguarda i viaggi internazionali, vi doveste imbattere in uno scanner per la scansione dell'iride  per verificare l'identità di una persona ed eliminare la necessità di qualsiasi interazione umana quando si entra o si lascia il Paese... non meravigliatevi: non è fantascienza, è realtà.

Negli ultimi anni, gli aeroporti in  tutto il mondo hanno accelerato i loro piani per l'utilizzo di una tecnologia di riconoscimento facciale che consenta di risparmiare tempo per imbarcare i passeggeri, ma la scansione dell'iride di Dubai è un ulteriore passo avanti, collegando i dati dell'iride ai database di riconoscimento facciale del paese in modo che il passeggero non abbia bisogno di documenti di identificazione al momento dell'imbarco.

La tecnologia è frutto di una partnership tra la compagnia Emirates, di proprietà del fondo sovrano del Dubai, e l'ufficio immigrazione del Dubai. Il tempo per la procedura d'imbarco di una singola persona, in tal modo, si riduce tra i 5 e i 6 secondi.

Se poi in tutto questo la privacy e la tutela della sicurezza dei dati raccolti siano garantite e in che modo... beh, gli emiratini non hanno offerto informazioni tanto esaurienti quanto quelle volte a pubblicizzare la tecnologia. Oltre a stupirsi, pertanto, bisogna anche sapersi accontentare.