Il grande palco indipendente radiofonico virtuale, programma per Emergenti in onda su oltre 70 radio, diventa un Contest e sceglie come location la città eterna "ROMA".

On Air è un Format ideato dall'Executive Manager Mario Greco nel periodo buio della prima ondata Covid19 per dare agli Emergenti la possibilità di "farsi ascoltare" in radio e "ricominciare pian piano a vivere".

Conosciamo meglio tutti i partecipanti che hanno deciso di mettersi in gioco.


Intervista a EMANUELA CARRIERO.

Raccontaci di te dai tuoi primi passi ad oggi nel campo musicale.

La passione per la musica mi ha sempre accompagnata fin da piccola, ma è riuscita ad emergere davanti a un vero pubblico solo durante gli anni della scuola media, quando in occasione della competizione musical di fine anno, per pura casualità, mi è stato chiesto di cantare la canzone “All’alba sorgerò” tratta dal film Disney “Frozen”. Da quella piccola prima esperienza ho capito che il palco riesce a tirare fuori il meglio di me, lasciando poco spazio alla timidezza. Ho capito che cantare mi fa stare bene ed esibirmi davanti ad un pubblico mi diverte molto, mi rende felice. Grazie a questa esibizione sono stata ascoltata da un ampio numero di persone, tra cui un professore della scuola che mi ha invitato a cantare più volte nel corso degli eventi scolastici fino a propormi di entrare a far parte della sua compagnia teatrale che lascia parecchio spazio ad ogni forma di arte, tra cui la musica. Senza pensarci troppo ho accettato la proposta ed è stato il grande passo che mi ha permesso di iniziare il mio percorso artistico. Infatti, grazie ad una serie di spettacoli ho avuto modo di farmi conoscere ed è cresciuta in me la voglia di perfezionare l’aspetto canoro iniziando a prendere vere e proprie lezioni di canto e pianoforte nel mio piccolo paese per poi spostarmi in un’accademia musicale della Provincia di Brescia e dedicarmi nello specifico al canto. Questi sono i due mondi che mi accompagnano dal 2019 e mi portano oggi a partecipare al Contest. 


Cosa ti aspetti dalla partecipazione a questo contest?

Premettendo che per me si tratta della prima esperienza in termini di concorsi musicali, dalla partecipazione al Contest mi aspetto di incontrare molta gente accomunata dalla stessa passione per la musica e lo stesso interesse a farsi ascoltare. Sono curiosa, infatti, di scoprire altre sfumature e modi diversi di percepire la musica e comunicarla. Mi aspetto certamente un giudizio da parte di persone competenti che, anche attraverso critiche costruttive, accresceranno il mio bagaglio artistico. Sarà proprio il confronto con esperti nel settore un nuovo punto di partenza per migliorare e continuare a cantare con più consapevolezza. Sono certa che il Contest mi darà l’occasione di ricevere importanti consigli da mettere in pratica nel futuro. Per quanto riguarda il contesto generale mi aspetto tante emozioni forti che, a dir la verità, non vedo l’ora di provare!


Quanta importanza ha la musica nella tua vita?

 La musica nella mia vita ha un ruolo centrale. Nella quotidianità riesco sempre ad includere qualche nota, che sia in treno, per strada o tra amici. Attribuisco alla musica una tale importanza da considerarla indispensabile. Essa è capace di adattarsi ad ogni mio stato d’animo e di farlo emergere, rendendolo visibile e affrontabile. Spesso mi capita di sentire la necessità di ascoltare dei brani adatti alla situazione e farmi accompagnare nell’emozione del momento. Un altro importante valore della musica credo sia la capacità di farmi sentire meno sola nelle difficoltà. Ascoltando i brani giusti spesso riesco ad estraniarmi per un momento dalla realtà per concentrarmi su me stessa. 
In linea generale vedo la musica come il mezzo più diretto per aprire la mentalità e scoprire mondi diversi. Ascoltando attentamente i testi si possono conoscere e apprezzare diversi punti di vista. Un po’ come viaggiare. Quindi sì, considero la musica come un viaggio importante che ho deciso di intraprendere volentieri.


Qual è il tuo cantante preferito o quello che ti ha ispirato maggiormente?

In realtà non ho un unico cantante preferito. Come cantanti femminili italiane mi piacciono molto Elisa, Giorgia, Fiorella Mannoia e Laura Pausini, da loro mi sento ispirata maggiormente, anche se quando canto cerco di mostrare la mia personalità. A livello internazionale, invece, ammiro particolarmente Celine Dion e Katy Perry insieme ad Aretha Franklin. 

Tra i cantanti il mio preferito è Marco Mengoni, ma non nego la preferenza anche verso gruppi Rock come i Maneskin e i grandi Queen che sarei andata volentieri ad ascoltare in concerto.


Il tuo genere?

Il mio genere è il POP. 


Si può vivere senza musica?

Io credo non si possa vivere senza la musica e non riesco a immaginare anche solo una persona che, nel corso delle sue giornate, non sia accompagnata da qualche brano di un qualsiasi genere.
Sono fortemente convinta che la musica sia indispensabile nella vita di tutti. Ha la capacità di trasmettere particolari emozioni e raccontare storie, le persone vivono di questo. Si tratta anche di uno sfogo eccellente per molti. Ribadisco, non c’è vita se non c’è musica.


Cosa pensi del panorama musicale italiano?

Io penso che il panorama musicale italiano ponga solide radici nel cantautorato di artisti come De Andrè che sono riusciti a dare valore alla musica italiana dedicandosi a temi forti come quello della guerra e dell’amore. Infatti, ancora oggi vengono riproposti con successo repertori di cantautorato italiano. Io stessa li apprezzo. Allo stesso tempo penso che la musica italiana si sia adattata ai cambiamenti degli ultimi anni, evolvendo. Ho notato il rinnovamento di nuovi generi come rap, trap e musica indie, ma anche la ripresa del genere rock, da qualche tempo abbandonato. È proprio grazie ai Maneskin che questo genere è riuscito a tornare con successo in Italia e ad avere riscontri positivi a livello europeo e mondiale. Sono davvero orgogliosa di questo.

Affacciarsi dunque al panorama italiano penso significhi riconoscere una numerosa varietà di generi in linea con i tempi restando, però, ancorati al valore storico della musica.