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Diritti tv Serie A, Mediapro non ci sta e prepara il ricorso contro la decisione del tribunale di Milano

L'assegnazione dei diritti tv per la Serie A minaccia di allungarsi fino ad estate inoltrata, mettendo in dubbio la trasmissione delle partite e gli introiti per i club che, tra l'altro, dovrebbero anche programmare anche la campagna acquisti... rischiando di non sapere quale sia il budget a loro disposizione, senza avere la certezza di quanto arriverà nelle loro casse dai soldi dei diritti tv.

Mediapro, infatti, ha annunciato che farà ricorso a quanto deciso mercoledì dal Tribunale di Milano, che ha annullato il bando per i diritti tv redatto in precedenza, a cui si era rivolto Sky.

"MEDIAPRO annuncia che presenterà un ricorso contro la decisione della sezione A del Tribunale di Milano, mediante la quale si sospende il bando di gara di presentato da MEDIAPRO per la vendita dei diritti della Serie A – ha dichiarato in un comunicato il gruppo spagnolo. - MEDIAPRO ritiene che la sua proposta di commercializzazione sia conforme a quanto stabilito nel contratto con la Lega Serie A e a quanto previsto dalla Legge Melandri e nelle Linee Guida.

Dopo aver analizzato l’ordinanza, il Gruppo MEDIAPRO considera che la propria offerta agli operatori italiani non comprendeva contenuti editoriali e ritiene che, con l’attuale quadro normativo italiano si possa commercializzare pubblicità.

Ciò che preoccupa MEDIAPRO è che il timore di SKY di perdere una posizione dominante sul mercato dei diritti possa generare agitazione all’interno del calcio professionistico in Italia. La responsabilità di questa situazione non va attribuita a MEDIAPRO.

MEDIAPRO attende la risoluzione del ricorso e rispetterà, logicamente, la decisione del tribunale."

Nel frattempo, però, la Lega ha fissato per il 22 maggio la presentazione da parte di Mediapro della fideiussione per il pagamento dei diritti tv.

La situazione che si prospetta potrebbe risultare paradossale. Infatti, se Mediapro non presentasse la fideiussione, la Lega potrebbe tenersi la caparra già versata (64 milioni di euro), e rifare un altro bando, con gli spagnoli impegnati in una causa che non avrebbe più alcuna ragione di essere.

Ma in tal senso è intervenuto uno dei soci di Mediapro, Jaume Roures, che all'Ansa ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Stiamo parlando con la Lega sul tema della garanzia, non va legata una cosa all’altra. Venderemo i diritti, siamo tranquilli. Se verrà bocciato di nuovo il bando, ne faremo un altro in funzione di quanto dicono i giudici.»

Autore Manolo Serafini
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