Cultura e Spettacolo

Intervista a Nunzio Bellino: L'Uomo Elastico

La mia avventura nel mondo dello spettacolo è iniziata in modo piuttosto inaspettato. Dopo anni trascorsi a combattere contro la Sindrome di Ehlers-Danlos, una malattia rara che colpisce il tessuto connettivo, ho deciso di condividere la mia storia per sensibilizzare le persone sulle malattie rare e lottare contro il bullismo. Il regista Giuseppe Cossentino ha appreso della mia storia e ha voluto portarla sul grande schermo con "Elastic Heart".


Il film sembra essere un'opera toccante che riflette la tua esperienza di vita. Come è stato per te vedere la tua storia rappresentata sul grande schermo?

 È stato un'esperienza incredibile ed emotivamente intensa. Vedere la mia vita proiettata sullo schermo è stato come rivivere ogni singolo momento, condividendo le sfide e le vittorie. Ma sapevo che questo era un modo potente per far conoscere la Sindrome di Ehlers-Danlos e la realtà del bullismo. Spero che il film ispiri gli altri a superare le proprie sfide.


Dal film è nato anche un libro a fumetti, "L'Uomo Elastico". Puoi raccontarci di più su questo progetto e sulla sua connessione con la tua battaglia contro il bullismo?

 Assolutamente. "L'Uomo Elastico" è nato dalla volontà di portare la mia storia in un formato accessibile a un pubblico più vasto, in particolare ai giovani. Il libro a fumetti segue la mia trasformazione in un supereroe che lotta non solo contro la Sindrome di Ehlers-Danlos ma anche contro ogni forma di bullismo. È un modo per incoraggiare i ragazzi a essere forti, a difendersi e ad abbracciare le proprie differenze.


Hai menzionato la tua lotta contro il bullismo. Come hai affrontato le difficoltà legate a questa forma di discriminazione e quale messaggio vorresti trasmettere a coloro che subiscono bullismo?

 La mia malattia mi ha reso vulnerabile, ma ha anche rafforzato il mio spirito. Ho imparato a trasformare le critiche negative in motivazione. Vorrei dire a chiunque stia vivendo situazioni simili di non temere di essere sé stessi. La diversità è una forza, non una debolezza. La mia esperienza dimostra che è possibile trasformare le avversità in opportunità di crescita e cambiamento.


Infine, quali sono i tuoi progetti futuri e quali messaggi vorresti condividere con il pubblico?

Sto continuando la mia missione di sensibilizzazione attraverso la partecipazione a eventi e incontri con giovani e adulti. Vorrei che il mio messaggio raggiungesse il cuore di chiunque si senta solo o discriminato. La diversità è ciò che ci rende unici, e ogni storia ha il potere di ispirare e cambiare il mondo.

Autore pressagent
Categoria Cultura e Spettacolo
ha ricevuto 308 voti
Commenta Inserisci Notizia