"Ci vuole l'innegabile talento di Vannacci per criticare Paola Egonu nel giorno del trionfo olimpico delle nostre atlete di pallavolo",

ha scritto via social il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri... per poi proseguire così:L'ex, per fortuna, generale, si atteggia a De Gobineau [1] 'de noantri' (se lo ignora può consultare Wikipedia, fonte di apprendimento alla sua portata) parlando di 'tratti somatici'. Lessi su un giornale che si vantava di fingere di perdere l'equilibrio in metropolitana per toccare le mani, cito, 'di persone di colore per capire al tatto se la loro pelle fosse più rugosa della nostra'.Io invece ho incontrato un signore che si è qualificato come barbiere di Vannacci, meno noto di quello di Siviglia reso celebre da Rossini (rinvio Vannacci a fonti Internet anche in questo caso), dal quale ho appreso che al momento dello shampoo, con l'inevitabile contatto delle mani con il celebre cranio, 'a tatto' il barbiere ebbe il sospetto di un vuoto all'interno della 'scatola'. Ma, come dicono nella celebre opera, 'la calunnia è un venticello' e il barbiere avrà mentito. Per Vannacci vale il noto detto: Tanto nomini nullum par elogium. [2] O no?"


[1] Joseph ArthurArthur de Gobineau (1816-1882) è stato un diplomatico, scrittore e teorico francese noto soprattutto per il suo saggio sull'ineguaglianza delle razze umane, intitolato "Essai sur l'inégalité des races humaines" (Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane), pubblicato tra il 1853 e il 1855. Questo lavoro è considerato uno dei primi tentativi di sviluppare una teoria razziale strutturata e ha avuto un'influenza significativa, sebbene controversa, su successivi pensatori e movimenti razzisti.
De Gobineau sosteneva l'idea che la storia delle civiltà fosse strettamente legata alla purezza razziale, con le razze "superiori" (in particolare, quella "ariana") destinate a dominare e le razze "inferiori" a decadere. Le sue teorie, pur essendo pseudoscientifiche, hanno avuto un impatto duraturo, soprattutto nel contesto del razzismo europeo e delle ideologie suprematiste bianche.
Le idee di de Gobineau furono in seguito adottate e distorte da vari movimenti razzisti e nazionalisti, specialmente in Germania durante il periodo nazista.

[2] L'espressione "tanto nomini nullum par elogium" è l'epigrafe dettata da Pietro Ferroni e incisa sul monumento a Niccolò Machiavelli eretto nel 1787 in Santa Croce a Firenze, spesso citata per tributare a qualcuno una lode enfatica o anche ironica... come nel caso di Gasparri nei confronti di Vannacci.