Voi parlate dell'insegnamento religioso. Sapete qual è il vero insegnamento religioso, quello davanti al quale si deve prosternarsi? Quello che non si deve tradire?È la suora di carità al capezzale del morente. È il fratello della misericordia che riscatta lo schiavo. È Vincenzo de' Paoli che raccoglie il bambino abbandonato. È il vescovo di Marsiglia tra i malati di peste. È l'arcivescovo di Parigi che accoglie con un sorriso questo formidabile sobborgo Saint'Antoine, che leva il crocifisso al di sopra della guerra civile ed è poco preoccupato di morire visto che porta la pace. Ecco il vero insegnamento religioso, l'insegnamento religioso reale, profondo, efficace e popolare, quello che, fortunatamente per la religione e l'umanità produce ancora più cristiani di quanti voi ne disfacciate.Ah noi vi conosciamo, noi conosciamo il partito clericale. È un vecchio partito che ha il suo stato di servizio. È lui che monta la guardia alla porta dell”ortodossia. È lui che ha trovato per la verità questi due stati meravigliosi: l'ignoranza e l'errore. È lui che diffida la scienza e il genio a non andare al di là del messale e che vuole segregare il pensiero nel dogma.Tutti i progressi che l'intelligenza ha fatto in Europa, li ha fatti suo malgrado. La sua storia è scritta nella storia del progresso umano, ma è scritta al contrario. Egli s'è opposto a tutto.È lui che ha fatto frustare Prinelli per aver detto che le stelle non cadono. Che ha tenuto 27 anni in carcere Campanella per aver affermato l'infinità dei mondi e intravisto il mistero della creazione. È lui ad aver perseguitato Harvey per aver provato che il sangue circolava. Attraverso Giosué ha imprigionato Galileo, attraverso san Paolo Cristoforo Colombo. Scoprire la legge dei cieli era un'empietà, trovare un mondo un'eresia. È lui che la lanciato l'anatema su Pascal in nome della religione, su Montaigne in nome della morale, su Molière in nome della morale e della religione.


Quello sopra riportato è un passaggio del discorso pronunciato da Victor Hugo all'Assemblea nazionale contro il disegno di legge sull'insegnamento che consegnava l'istruzione pubblica nelle mani del clero, dopo la nomina del cardinale Frédérique de Falloux a ministro dell'Istruzione da parte di Luigi Bonaparte.

Era il 15 gennaio 1850, quando Hugo cercava di spiegare la differenza tra l'autentico spirito religioso e il clericalismo... Oggi, nel 2018, i rappresentanti dei partiti che supportano la maggioranza di Governo, non hanno ancora capito tale differenza.

Infatti, alle insensate dichiarazioni del segretario della Lega e vicepremier oltre che ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sul crocifisso e sulle tradizioni cattoliche da rispettare nelle scuole, si aggiungono anche quelle del ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, anch'egli in quota Lega.

Il ministro Bussetti, intervenendo in un evento odierno organizzato dalla Lega, ha definito il crocifisso "simbolo del nostro cristianesimo e della nostra religione cattolica. Un segno che, secondo me, è giusto che sia nelle aule".

Crocifisso presente anche nel suo ufficio al ministero, in viale Trastevere: "Io ce l'ho... l'ho voluto appena entrato. Una certa attenzione mi sembra doverosa".

Oltre alle considerazioni sulla laicità che si dovrebbe pretendere nell'insegnamento e che non sembra un argomento tale da destare preoccupazione per il ministro dell'Istruzione, di Bussetti c'è anche da sottolineare la profonda e, evidentemente, ben radicata ignoranza, visto che attribuisce una "nazionalità" al cristianesimo e alla religione cattolica ("la nostra religione cattolica")... una interpretazione piuttosto confusa della sua presunta fede, visto che l'attributo cattolica, associato a religione, significa universale.