Un esperto di diritto marittimo, Giuseppe Loffreda,  per quanto riguarda le contestazioni sollevate nei confronti delle decisioni intraprese dal ministero dell'Interno sull'assegnazione dei porti alle navi delle Ong ha dichiarato:"Il governo può dirottare le navi Ong in qualsiasi porto italiano". In tal senso ha citato anche la risoluzione Imo 167/2004, indirettamente richiamata pure nel nuovo del flussi: "La nave Ong che non dirige verso il porto più vicino alle operazioni di soccorso dei migranti, svoltesi in zona Sar libica, quindi che non dirige verso Tunisia o Malta, è ormai scollegata dalla zona Sar e accetta di essere lei stessa un Place of Safety, in quanto nave armata ed equipaggiata a dovere".

Inoltre il marittimista Loffreda ha spiegato che se pretende di procedere verso il nostro Paese è da considerare assolutamente "legittimo" il fatto che l'Italia "gli assegni un porto sicuro qualunque che potrebbe essere addirittura anche Genova".

La destinazione assegnata potrebbe cambiare nel caso in cui ci fosse mare in tempesta, anche se l'esperto in diritto di navigazione ha messo in chiaro le condizioni: "Dipende dalle caratteristiche della nave. Ma per una supply vessel il mare deve essere davvero in tempesta. Non basta un mare molto mosso".

La normativa, ormai datata, si rivela sempre più bisognosa di aggiornamento alla luce delle situazioni nuove rispetto al tempo in cui venne emanata. Altrimenti si continuerà ad "interpretarla" a seconda delle convenienze e soprattutto del "credo" politico.


fonte: adnkronos