Le Ferrovie a distanza di quasi un anno, hanno rimesso in vendita l’ex scalo merci della vecchia stazione FS di Milazzo: 27.000 metri quadrati con accesso da piazza Marconi. S

i tratta del terzo tentativo di vendita nell’ultimo triennio, ma stavolta potrebbe esserci l’acquirente. Il Comune di Milazzo ha reso noto di essere intenzionato a far valere il diritto di prelazione assegnato dalla legge per acquisire l’ampia area, che sorge alle porte di Milazzo tra piazza Marconi e l’ex Montecatini per pianificare una serie di interventi strategici.

Nella giornata odierna è stato formulato al Dirigente del quinto settore di palazzo dell’Aquila, un atto di indirizzo a firma del Sindaco Midili e dell’Assessore ai Lavori pubblici Romagnolo, col quale lo si invita ad attivare le procedure per l’acquisto dell’ex scalo FS, che presenta anche una parte a reddito, con canone annuo di 41.000 euro e scadenza contrattuale della locazione marzo 2023.

Il prezzo stabilito dalla Ferservizi, la società, che si occupa della vendita per conto di Ferrovie, è di un milione e 235 mila euro. In riferimento alle polemiche, che in questi ultimi giorni hanno caratterizzato i social, e in merito ad alcune notizie riportate da alcuni organi di stampa, l’ufficio relazioni esterne della Ferrovie, riscontrando una precisa richiesta del Sindaco di Milazzo, hanno riferito che non era prevista alcuna sosta a Milazzo dell’Orient Express: “Il transito del treno sulla stazione di Milazzo – si legge nella comunicazione inviata a palazzo dell’Aquila – è avvenuto solo per un trasferimento tecnico del materiale rotabile, in quanto il progetto prevedeva un servizio promozionale da Palermo con destinazione Cefalù e viceversa. Nel momento, in cui verrà avviato il progetto nel 2023, sarà nostra premura prendere accordi preventivamente, qualora la tratta prevista dovesse transitare sulla vostra stazione di pertinenza”. “Sapevamo che le cose stavano così perché il Comune non era stato investito di alcuna preventiva comunicazione in merito ad una sosta a Milazzo, – afferma Midili – ma abbiamo voluto l’ulteriore conferma per porre fine a chi ha in maniera del tutto gratuita e infamante collegato la mancata sosta del treno storico ad un contesto ambientale poco edificante. Affermazioni come queste, oltre ad essere false, sono lesive dell’immagine dell’Amministrazione e soprattutto della città di Milazzo”.