Da cittadino che paga le tasse, io ho il diritto a essere protetto dalle forze dell'ordine. In casa non devo e non voglio avere armi, ci sono persone addestrate e pagate per impedire che casa mia finisca sotto l'attacco dei delinquenti. Qualora venisse meno la mia sicurezza, io non chiederei di potermi armare e combattere, bensì pretenderei che lo Stato faccia ciò per cui io pago le tasse. Il principio è elementare e già dovrebbe bastare per spiegare come mai la legge sulla legittima difesa passata oggi al Senato sia sbagliata. La difesa del cittadino deve essere assicurata dalle forze dell'ordine, non da cittadini fanatici di Chuck Norris che non vedono l'ora di far vedere chi sono (dei cretini, molto spesso!).
Dall'entrata in vigore di questa legge, sarà sempre ritenuto sussistente il rapporto di proporzionalità tra difesa e offesa. Il principio già di per sé è folle, perché non può in alcun modo esserci proporzionalità tra una semplice aggressione a mani nude, magari fatta da un ladro in fuga, e una scarica di proiettili. L'invasore di casa ha sempre torto e l'aggredito è sempre nella ragione; qualcuno ancora può vederci della giustizia, nonostante sia già folle così, ma immaginate a quante manipolazioni si presti tale principio, cioè quante rapine fasulle saranno inscenate per scagionare un assassino. La nuova legge dichiara infatti sempre sussistente la legittima difesa quando si reagisce al tentativo di introduzione di un estraneo nella propria abitazione mediante violenza o minaccia. Sono curioso di sapere, ai processi del futuro, come faranno i magistrati ad accertarsi che ci sia stata minaccia o meno. Bisognerà credere al sopravvissuto, quindi a quello che si è difeso.
La legge sulla legittima difesa c'era già e non presentava criticità. Andando a rivedere i casi eclatanti degli ultimi anni, si osserva come buona parte degli indagati per eccesso di difesa abbia ottenuto l'assoluzione. L'indagine è un atto dovuto, non ci si può fidare infatti della parola di chi ha sparato; lo sarà ancora, ma perché sia configurato l'eccesso di difesa probabilmente il padrone di casa dovrà aver colpito con un bazooka il vicino di casa scambiato per ladro.
Quella della Lega è comunque una strategia per far crescere la vendita di armi, probabilmente il pagamento per lauti sovvenzionamenti avuti in campagna elettorale. Questa norma sulla difesa sempre legittima, io direi selvaggia, segue la legge che ha reso più semplice l'accesso alle armi da fuoco (comprese quelle d'assalto). La Lega oltretutto già ha annunciato una legge che permetterà ai cittadini di accedere per difesa personale ad armi da fuoco più potenti.
La strategia è chiara: rendere più facile l'accesso alle armi e far sentire al cittadino che non solo ne ha più bisogno, ma può usarle anche con meno rischi. Se ne gioverà la lobby delle armi, che vedrà aumentare i profitti, e la Lega, che riceverà sostanziosi regali dalla lobby stessa. A perderci saremo noi cittadini. Un nostro familiare potrà possedere un'arma senza dircelo; il nostro vicino un po' fanatico potrà possedere un fucile d'assalto; il nostro amico un po' squilibrato potrà comprare una pistola e tenerla in casa senza che i suoi familiari lo sappiano. Dove succede già tutto ciò? Negli USA. Gli Stati Uniti sono l'esempio che avrebbe dovuto portarci a diffidare di queste ricette da action movie. Lì le armi circolano con molta libertà, eppure la percentuale di crimini violenti (tra cui rapine) è molto più alta che da noi, quindi non c'è maggiore sicurezza, e spesso qualche pazzo esaltato entra in un luogo pubblico e fa una strage.
Davvero è questo ciò che vogliamo?